Dal 29 al 31 marzo si è svolta a Bruxelles una tre giorni dal titolo “Young Leaders Summit”, un incontro organizzato dall'Eurogruppo Identità e Democrazia, al quale hanno partecipato i rappresentanti dei movimenti giovanili identitari e sovranisti europei.
Oltre all'Fpö austriaco, ai francesi del Rassemblement National capitanati dal Presidente Jordan Bardella, agli ungheresi di Fidesz, al Vlaams Belang delle Fiandre, insieme ad altre realtà da tutta Europa, per l'Italia erano presenti l'Onorevole Luca Toccalini della Lega e il Segretario Internazionale Lega Giovani Davide Quadri.
All'evento hanno partecipato anche l'eurodeputato Marco Zanni, presidente del gruppo Identità e Democrazia e il capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo Marco Campomenosi.
Durante la tre giorni si è discusso del ruolo che l'Europa deve avere nell'affrontare le sfide di oggi; dagli interventi a favore dei giovani, alle politiche migratorie, toccando anche il delicato e attualissimo tema delle politiche energetiche.
«Il summit – afferma Toccalini, deputato e segretario internazionale Lega Giovani – è stato l'occasione per confrontarci con i nostri amici europei su temi che ci toccano da vicino e mettere le basi per un'Europa diversa da quella attuale, realmente vicina alle esigenze e ai problemi dei nostri cittadini.
Non può esistere un'Europa che pone attenzione più sui pronomi da usare o sul linguaggio inclusivo. Serve un'Europa che si occupi dei posti di lavoro e delle aziende in crisi. La tre giorni ha rappresentato un laboratorio per dare voce ai giovani che non si riconoscono in questa Europa e hanno bisogno di un futuro certo e solido».
Toccalini si sofferma anche sulla questione green: «Sosteniamo la tutela dell'ambiente ma questa tutela non può avvenire attraverso estremismi come la direttiva sulla casa che vorrebbe tutte le abitazioni a zero emissioni con ricadute sulle economie dei cittadini oppure lo stop ai motori diesel e benzina entro il 2035 che rappresenta una mazzata sui settori fondamentali della nostra economia, solo ed unicamente per una cieca ideologia».
Dello stesso tenore anche Davide Quadri, segretario internazionale Lega Giovani: «Le direttive europee in politica green sono delle manovre accecate dall'ideologia per mettere in crisi l'Italia, la sua economia e i suoi posti di lavoro. Una seria politica per la salvaguardia dell'ambiente terrebbe conto di ogni specificità e tutelerebbe il fabbisogno di ogni Paese membro.
Invece stiamo assistendo a una strategia isterica che non solo va ad avvantaggiare Paesi come la Cina che tutto hanno da guadagnare con le auto elettriche ma va anche ad affossare settori importanti per l'Italia. È evidente che le scelte dell'Ue sono unicamente politiche e di interesse; altrimenti non si capirebbe perché è stato approvato in extremis un emendamento per ammettere l'uso dell'e-fuel tedesco a scapito dell'Italia».