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Varese | 29 marzo 2023, 19:12

«La Schiranna, con il suo lago, ritrovi la sua vocazione»

La Lista Lavoriamo per Varese presenta la sua visione su futuro del fiore all'occhiello: «Immaginiamo un futuro diverso per la nostra Schiranna, su cui sarebbe bello dibattere ma i cui contenuti non possono essere diversi da quelli sopra indicati: la natura, lo sport i servizi.

Nicoletta San Martino

Nicoletta San Martino

La Schiranna e il suo futuro: su questo tema scrive un comunicato la lista Lavoriamo per Varese.


1 In località Schiranna sono state individuate delle aree a servizi che rivestono notevole importanza sia per lo sviluppo ed il completamento della rete dei servizi comunali, sia per il miglioramento e completamento dei servizi esistenti lungo la sponda del lago di Varese, ma soprattutto per dare un senso e una adeguata sistemazione alle aree ad elevatissima valenza ecologica e paesaggistica site tra la SP n. 1 e la riva del lago di Varese.

2. Ogni intervento che preveda un utilizzo ai fini edilizi ed urbanistici delle aree indicate in cartografia, dovrà essere preceduto dall’approvazione, da parte del Consiglio Comunale di un Masterplan di cui all’articolo 7. Il singolo intervento sarà poi oggetto, a seconda della casistica, di approvazione di progetto unitario o di suolo.

3. Sarà il Masterplan a guidare le trasformazioni previste nell’intero comparto decidendo le possibili trasformazioni, edificazioni, mutamenti d’uso del suolo. In particolare gli indici edilizio-urbanistici verranno conseguentemente determinati sulla base degli scenari progettuali, avendo particolare riguardo degli elevatissimi valori ecologici e paesaggistici che connotano il contesto in cui è collocato l’ambito. 4. Il PGT indica come realizzabile e funzionalmente compatibile, la trasformazione dei suoli aventi come finalità principale il completamento e valorizzazione degli impianti sportivi in stretta connessione alla presenza del lago. Saranno quindi possibili utilizzi dei suoli per attrezzature sportive all’aperto, la costruzione di impianti sportivi coperti, la dotazione di idonee aree a verde di completamento delle esistenti, la creazione di spazi di sosta compatibili con le strutture esistenti e quelle progettate, nonché l’inserimento di quelle funzioni funzionalmente connesse alle attività sportive di riferimento. 5. In ogni caso massima attenzione dovrà essere posta alla fruibilità ed accessibilità delle aree, in particolare privilegiando l’utilizzo della mobilità dolce, l’utilizzo dei trasporti pubblici e la pedonalizzazione delle aree lungo la riva del lago. Il completamento del sistema viario dovrà tendere ad allontanare la presenza di mezzi a motore dalla sponda del lago, il razionale inserimento nel contesto degli spazi di sosta e l’assoluta priorità di creare uno o due varchi per collegare il sistema della rete ecologica esistente lungo la sponda del lago.

QUESTO RECITA IL PIANO DEI SERVIZI, PARTE DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO REDATTO ED APPROVATO NEL 2013 ED OGGI VIGENTE.

Cara Schiranna, croce e delizia della Amministrazione cittadina, le buone intenzioni sopra riportate e assolutamente condivisibili, sono rimaste in questi anni lettera morta. È di questi giorni la notizia di avvio del procedimento per la stesura del nuovo Piano di Governo del Territorio, affidato ai Tecnici del Politecnico, altrettanto, sempre in questi giorni, il Comune di Varese ha assegnato, tramite bando, la gestione del Lido della Schiranna e dell’Isolino Virginia, badando a dei contenuti di prospettiva per lo sviluppo turistico-culturale del plesso.

Ancora, in questi giorni, tradizione vuole, l’arrivo del Luna Park con le sue attrazioni. Lontani dal pensiero di iscriversi al partito degli annuali detrattori del parco divertimenti o dei difensori dello stesso, vogliamo però osservare, con pacatezza ma con altrettanta determinazione, come il comparto della Schiranna necessiti una volta per tutte di una coraggiosa scelta amministrativa che vada ad indirizzare il futuro di quei luoghi verso dei temi e degli utilizzi, che siano conformi, logici, equilibrati, rispetto alle loro peculiarità.

Non può sfuggire la vocazione naturalistica dei luoghi e la loro conseguente fragilità, allo stesso tempo la vocazione turistica , la presenza di attività sportive di rilievo anche a caratura internazionale, i temi culturali che li accompagnano. Sarebbe scontato ricordare la bellezza del parco Zanzi e dei suoi dintorni, la balneabilità del lago, la pista ciclabile, lo spettacolo multicolore dei ragazzi e delle ragazze impegnati nelle competizioni di canottaggio. Questo a ricordare che, a nostro giudizio, l’occupazione su base annuale di parte di quei luoghi da spettacoli viaggianti con tutto il loro carico di traffico, auto, parcheggi selvaggi, rumore e quant’altro, proprio non ci sta. Così come non ci sta una manifestazione fieristica che ancora porta il nome della città di Varese. Così come, ancora, non ci sta l’abbandono, perdurante durante tutti i restanti mesi dell’anno, del polveroso piazzale Roma: terra di nessuno, buia, non vigilata e non vigilabile, luogo triste utile solo a strani traffici notturni.

Immaginiamo un futuro diverso per la nostra Schiranna, su cui sarebbe bello dibattere ma i cui contenuti non possono essere diversi da quelli sopra indicati: la natura, lo sport i servizi. Le luci stroboscopiche, le sirene e i rumori assordanti devono trovare, a nostro giudizio, un’altra casa, così come i padiglioni di quella fiera.

Questo presuppone una determinata azione amministrativa che, nell’ambito dello studio e dello sviluppo del nuovo piano urbanistico della città dovrà individuare una allocazione diversa per un’area dedicata agli spettacoli viaggianti ed alle manifestazioni diverse e quindi una riqualificazione completa di piazzale Roma che possa così fondersi, e non essere soggetto estraneo, all’ambito naturalistico della Schiranna.

Per fare questo ci vuole impegno e determinazione. Noi che LAVORIAMO PER VARESE, porteremo questo impegno, con costanza e serietà, quale contributo

all’amministrazione cittadina perché, finalmente, dopo anni, la Schiranna, con il suo lago, fiore all’occhiello della città, ritrovi la sua vocazione.

Una nuova area, diversa e con diverse caratteristiche da dedicare al legittimo divertimento, certo, si può e si deve trovare.

Lista Lavoriamo per Varese

Stefano Malerba, Nicoletta San Martino, Guido Bonoldi e Giuseppe Pullara

C. S.

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