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Territorio | 28 marzo 2023, 15:43

Il canottaggio "rema" per lo sviluppo del turismo sul lago Maggiore: la tesi di laurea di Aurora Taietti sul "remoturismo"

«Si tratta di una pratica turistica outdoor nata in Francia e introdotta da poco in Italia proprio sul Verbano - spiega Aurora che ha già tenuto alcune conferenze sul tema - che unisce la passione per lo sport alla scoperta delle bellezze del territorio, impiegando la barca come mezzo esplorativo in mezzo alla natura»

Remoturismo a Santa Caterina del Sasso a Leggiuno

Remoturismo a Santa Caterina del Sasso a Leggiuno

Lo sport del canottaggio molto praticato anche a livello amatoriale in provincia di Varese, come mezzo per rilanciare il turismo sui nostri laghi, quello Maggiore in particolare, attraverso la pratica del "remoturismo".

Un'attività ancora di nicchia, nata in Francia e introdotta da poco in Italia, che ha grandi potenzialità per lo sviluppo turistico del nostro territorio, dove non mancano i laghi e nemmeno la passione per il canottaggio. 

A realizzare una tesi di laurea sul "remoturismo", che sta diventando oggetto di presentazioni e conferenze pubbliche, è stata Aurora Taietti, la quale ha praticato canottaggio a livello agonistico fino al 2020 per poi diventare allenatrice di primo livello. 

Dopo il diploma Alberghiero, conseguito all’IS Falcone di Gallarate, Aurora ha conseguito la laurea triennale in Turismo Management e Territorio presso l’Università IULM di Milano, discutendo la sua tesi “Le potenzialità del canottaggio per il turismo outdoor. Il caso della sponda lombarda del Lago Maggiore”.

Da ottobre dello scorso anno Aurora sta svolgendo un tirocinio al Consorzio Turistico della provincia di Varese, ente turistico che si occupa dell’incoming turistico sul territorio varesino e della commercializzazione delle offerte legate a questo settore.

«Con il mio studio ho voluto introdurre un nuovo modo di concepire il turismo sul territorio della sponda lombarda del Lago Maggiore, attraverso una prospettiva autentica e nuova ovvero quella del lago, asset turistico essenziale nella nostra area - racconta Aurora - il remoturismo è una pratica turistica outdoor di nicchia, introdotta recentemente in Italia a partire dal 2013, proprio sul Lago Maggiore. In realtà nasce in Francia con l’obiettivo di unire la passione per lo sport del canottaggio e la scoperta del territorio. L’obiettivo del remoturismo non è agonistico bensì amatoriale, la possibilità di stare a contatto con la natura e la cultura del luogo impiegando la barca come mezzo esplorativo per conoscere le bellezze del territorio a colpi di remo, tappa dopo tappa. Attraverso la mia tesi ho cercato di individuare una possibile via per valorizzare il territorio oltre che introdurre il remoturismo nell’ampio spettro delle attività outdoor che un turista può scegliere di fare sul nostro territorio».

Non è solo lo sport agonistico, ma anche quello amatoriale, ad essere un volano di sviluppo per l'attrattività del nostro territorio.  

«Il turismo sportivo ha subito una notevole crescita negli ultimi anni, soprattutto al termine delle restrizioni pandemiche. Il settore outdoor rappresenta una porzione significativa della domanda turistica del nostro territorio, ma non solo. Secondo un report pubblicato da sport e salute nel 2022, basato su un campione nazionale di soggetti tra i 18 e i 90 anni, più del 50% del campione, in particolar modo i “Millennials”, reputa lo sport e la possibilità di fare attività fisica durante la vacanza come un valore aggiunto nella scelta della destinazione. Inoltre il 10% del totale reputa l’elemento sportivo essenziale nella scelta della destinazione» aggiunge l'esperta. 

Dati destinati a crescere e tutt’ora già in crescita. Lo scoglio da superare è che qualitativamente e quantitativamente l’offerta territoriale esistente nel Varesotto risulta essere molto frammentata e spesso incapace di soddisfare a pieno questa domanda.

«Bisogna creare un brand forte e di una rete di attori ben strutturata per rendere l’attività remoturistica unica, unita e condivisa agli occhi dell’utente finale. È necessario adottare una logica di area vasta e di collaborazione tra le parti, essere consapevoli delle potenzialità del contesto e dell’offerta a disposizione, andando oltre quelli che sono i confini o le competenze strettamente comunali. Per realizzare questo progetto l’elemento fondante è la comunicazione sia interna, tra gli attori locali, sia esterna, verso i potenziali turisti. L’obiettivo è di presentarsi sotto un’unica immagine che rappresenti la destinazione e la pratica del remoturismo, ad esempio attraverso un portale di destinazione online» sottolinea Taietti. 

Se il turismo cresce anche l'economia del territorio è destinata a fare altrettanto generando anche nuovi posti di lavoro nel settore dell'accoglienza e ristorazione. 

«Nella nostra terra di lago e di turismo il settore a cui i giovani possono fare riferimento è veramente trasversale: si spazia dalle strutture più classiche come i piccoli ristoranti e agriturismi, hotel e B&B fino agli impianti sportivi che permettono di realizzare diversi tipi di tour - conclude Aurora - con uno sforzo di gruppo, ampliando i propri orizzonti e con un’attenta riqualificazione dell’offerta, la situazione può migliorare anche dal punto di vista occupazionale». 

 

 

Claudio Ferretti

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