Territorio - 22 marzo 2023, 16:04

Acqua, un tesoro da difendere: la Liuc accompagna i ragazzi alla scoperta della tradizione produttiva

L’Università Carlo Cattaneo di Castellanza ha organizzato una caccia al tesoro per gli studenti del Pantani di Busto, del Fermi di Castellanza e del Curie di Tradate. Attraverso una pedalata in Valle e alcune ricerche in biblioteca, i giovani hanno potuto apprendere qualcosa in più sull’importanza dell’acqua per le realtà industriali del territorio. VIDEO

Acqua, un tesoro da difendere: la Liuc accompagna i ragazzi alla scoperta della tradizione produttiva

Che l’acqua sia un bene essenziale per la vita di ogni giorno è chiaro a tutti, ma forse sono meno le persone che si fermano a riflettere su quanto la carenza di questa risorsa possa avere un impatto catastrofico anche sulle industrie e sulle attività produttive.
È anche per questo che l’Archivio del cinema industriale e della comunicazione d’impresa e Liuc Heritage Hub hanno voluto organizzare, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, un’iniziativa che ha coinvolto i giovani studenti del Liceo Scientifico Curie di Tradate, del Liceo Scientifico Sportivo Pantani di Busto Arsizio e della Scuola Superiore Fermi di Castellanza.

«Quello che vogliamo fare – ha spiegato il coordinatore del progetto Liuc Heritage Hub Daniele Pozzi – è porre l’attenzione sul ruolo che ha l’acqua non solo per quanto riguarda la vita in quanto tale, ma anche per la sua importanza a livello economico e per le realtà produttive».
Per questo ai circa cinquanta giovani che hanno aderito all’invito è stato chiesto di prendere parte ad una caccia al tesoro che si è svolta in parte all’interno della biblioteca universitaria Mario Rostoni della Liuc, in parte lungo la pista ciclopedonale della Valle Olona, che hanno percorso in bicicletta.
«Abbiamo preparato per i ragazzi – ha proseguito il professor Pozzi – di svolgere alcune attività e di rispondere a delle domande relative alla tradizione produttiva e all’archeologia industriale del territorio».

Un viaggio fisico tra i luoghi simbolo dell’attività industriale della zona situate per lo più nel fondovalle, dunque, ma anche un’occasione per approfondire i temi dell’archeologia industriale riflettendo, al contempo, su temi di attualità come la sostenibilità dello sviluppo produttivo, la riconversione delle aree industriali mature e le nuove forme di turismo.
Ma quella di Castellanza non è un’iniziativa isolata; si inserisce, infatti, in un progetto più ampio finanziato da Regione Lombardia che vede protagonisti anche Fondazione AEM Gruppo a2a e Museo dell’industria e del lavoro di Brescia (Fondazione musil), che in contemporanea hanno organizzato attività parallele con lo scopo di riflettere sull’idea dell’acqua come risorsa produttiva.

«Anche per noi il progetto non finisce qui – ha concluso Davide Pozzi – questo è solo un tassello di un quadro molto più ampio, che ci porterà a sviluppare una vera a propria Water Route del turismo e dell’archeologia industriale».
La “pedalata ecologica” che si è svolta mercoledì 22 marzo è stata riconosciuta dalla Federazione Ciclistica Italiana e supportata da Ssd JuGreen e dall’Associazione Amici della Ferrovia Valmorea, che hanno messo a disposizione le proprie competenze per accompagnare i giovani partecipanti nel loro percorso di riflessione e di scoperta.


Loretta Girola

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

SU