/ Calcio

Calcio | 22 marzo 2023, 08:51

Buon compleanno Varese: magari aspetteremo altri 25 anni ma... "Torneremo in serie B"

Oggi la squadra della città compie 113 anni: un titolo del 2 maggio 2015, da quando i biancorossi sono spariti dal calcio che conta e mai più tornati, è più che mai valido dopo otto anni passati tra fallimenti, campionati minori e umiliazioni varie

La prima pagina de "La Provincia di Varese" del 2 maggio 2015

La prima pagina de "La Provincia di Varese" del 2 maggio 2015

2 maggio 2015: il Varese retrocede dalla serie B e, di lì a poco, sparisce dal panorama del calcio che conta, senza tornarci più. Di tutte le squadre con una storia gloriosa scomparse o fallite, è l'unica che non è più riuscita a riconquistare almeno la serie C. Quel giorno su "La Provincia di Varese" titolammo a tutta pagina: "Torneremo in serie B". Passati nella polvere gli ultimi 8 anni, che a volte sembrano 80, tra rinascite illusorie e campionati minori, quel concetto e la lezione alla base di quella scomparsa sono validi anche e soprattutto oggi. È il minimo che si possa augurare al Varese nel rispetto dei suoi 113 anni di vita che vanno ben oltre la stringente e umiliante attualità.

2 maggio 2015
L’incubo è finito. Il Varese è retrocesso, viva il Varese. Adesso andatevene tutti a casa e fateci tornare bambini. Perché i bambini non sanno dire bugie, se rubano una caramella poi ti chiedono scusa, fanno casino solo per dimostrare la loro gioia e non perché hanno secondi fini, quello che pensano dicono: sono trasparenti, puliti, innocenti, veri, autentici. Qualcuno piange, qualcun altro ride (il presidente Cassarà scende dalla tribuna cinque minuti prima della fine: complimenti), qualcuno si insulta perché ama la stessa cosa in modo diverso (la curva e il resto dello stadio), qualcuno è scappato da mesi.

Nell'ultima riga di questo triste capitolo di storia, da molto prima di ieri alle 16.48, meritano di finire tutti tranne i tifosi (quindi anche Bettinelli, allenatore per passione), Neto con qualche giocatore e Spartaco Landini perché è tornato dalla leucemia pur di rimanere vicino alla squadra fino alla morte. La battaglia a presidenti, amministratori e dirigenti vari andava fatta prima, magari insieme a noi, non adesso che è finita da un pezzo: è come sparare contro nessuno.

Alfredo Luini, che sulla sua carrozzina vicino alla panchina biancorossa c’era ai tempi della penultima B e forse dell’ultima A, ma anche nei dilettanti («Ripartiamo dall’Eccellenza» urla la curva e lui batte i piedi) se ne va a casa con il pallone perché a lui basta che ci sia una partita del Varese e un pallone per continuare a vivere e sognare.

Morto un sogno, se ne fa un altro: più grande della serie B, c’è solo il ritorno in serie B. E noi lo coltiviamo non da ieri ma da mesi, anzi dal giorno in cui Luca Sogliano se ne andò (e, insieme a lui, se ne andò il suo cuore: Ricky), il vero inizio della fine: «Un giorno tornerò, e faremo a modo mio». A chi non se ne vuole ancora andare a casa, portando in fretta in tribunale i libri di una società già fallita nei fatti (prima fuori, e poi in campo) e circondata da un cordone sanitario, accordandosi per il bene di tutti su come restituire all’erario e ai vari creditori il dovuto, urliamo solo tre parole: torneremo in serie B.

Torneremo in serie B perché ce lo dicono Sean e Ricky Sogliano, i papà a cui hanno portato via un figlio: «Sarà lunga, ma ci torneremo».

Torneremo in serie B perché se non passiamo dalla B non possiamo arrivare alla nostra destinazione finale, che è la serie A.

Torneremo in serie B perché vogliamo rivedere il nostro Varese, quello che lotta ed è credibile, e non una pantomima o una recita, a costo di andarlo a cercare di nuovo sul campo del Fanfulla.

Torneremo in serie B perché anni ricchi di gioia ma anche di profonda tristezza per colpa di gente senza scrupoli saranno un monito per chi gestirà il prossimo Varese. E perché il tempo corre molto più velocemente di trent’anni fa, quando la perdemmo per l’ultima volta.

Torneremo in serie B perché adesso la gente sarà molto più attenta all’aspetto societario, alla dignità, alla pulizia e all’oculatezza dei dirigenti.

Torneremo in serie B perché la storia non si cancella né con una retrocessione né con i dilettanti. E perché la gente del Varese (l’Alfredo, la curva) saprà resuscitare anche i morti. E anche perché in questi cinque anni abbiamo visto tutti che la magia e le emozioni che regala Masnago a certi livelli non le dà nessun altro stadio.

Torneremo in serie B perché gli anni più belli della nostra vita da tifosi del Varese non si possono dimenticare. E chiunque avrà le redini del nuovo Varese sentirà addosso il sudore, la passione, i sacrifici di chi è passato. Passato ma non dimenticato.

Torneremo in serie B perché l’abbiamo già fatto, ci siamo già riusciti. E sappiamo come si fa.

Torneremo in serie B perché la malattie, quando sembra che debbano ucciderti, in realtà fortificano (chiedete a Landini).

Torneremo in serie B perché Giorgio Scapini, Sean Sogliano, Filippo Brusa, Ricky Sogliano, Devis Mangia, Beppe Sannino, Rolando Maran.

Torneremo in serie B perché ripartiremo dalle persone giuste che creeranno di nuovo un clima familiare e sano attorno alla squadra dove tutti, tifo stampa società, saranno una cosa sola con un solo obiettivo.

Torneremo in serie B perché anche il calcio è una piazza, una caserma, un teatro da ricostruire.

Torneremo in serie B perché il Varese sta facendo pace col suo passato.

Torneremo in serie B perché continueranno a esserci i cani da guardia come La Provincia che incalzeranno sempre non chi sta sotto, o fuori, ma chi c’è in alto.

Torneremo in serie B perché c’è gente che non ha paura di scomparire per ritrovare ciò che è stato portato via da altri. E che non pensa che esista solo la serie B per potersi chiamare Varese. O che la serie B sia un mezzo (è un fine).

Torneremo in serie B perché ritroveremo dignità, onestà, umiltà, cuore, lacrime, onore, competenza, passione.

Torneremo in serie B perché siamo come un ciliegio: tutti i bimbi vanno ad assaporare i frutti dell’orgoglio varesino ma ogni tanto la pianta si ammala a causa dei parassiti. E ha bisogno di una bella potatura per tornare più forte di prima: ma ha comunque radici sane e forti radicate in serie B.

Torneremo in serie B perché è la nostra casa, la nostra dimensione. Perché è stata nostra per 21 volte e perché da questa B non ci siamo staccati nemmeno per il sogno della A e a questa B ci siamo aggrappati con i denti ma senza rabbia. Perché è la nostra Champions, il nostro sogno, la nostra sofferenza. Perché tra 2, 5 o 10 anni saremo ancora qui e ci sembrerà di non essercene mai andati.

Torneremo in serie B non si sa come e non si sa quando ma ci torneremo a costo di aspettare altri 25 anni per continuare a ricambiare l’amore di una vita.

Torneremo in serie B perché quel dito che sfiorava il cielo della A, è sempre il nostro dito.

Torneremo in serie B perché la prossima estate saremo ancora tutti al primo allenamento: qualcuno attaccherà il mister, qualcun altro lo difenderà. Tanto poi ci sarà sempre un’altra Novara in cui esultare assieme.

Torneremo in serie B perché ci sarà qualcuno attaccato a questi colori che avrà voglia di rimettersi in gioco. E poi ci sarà sempre il simbolo della curva Nord, Peo Maroso, a darci una mano nel momento in cui tutto sembra perduto.

Torneremo in serie B e soprattutto in serie A: perché lo cantavamo a Spino d’Adda e lo contavamo anche ieri dopo la retrocessione.

Torneremo in serie B perché dopo ogni rovinosa caduta ci siamo rialzati più forti.

Torneremo in serie B perché tutti questi “perché” sono stati scritti dalle persone, piccole e grandi, che sanno cos’è il Varese. Da Sannino a Maran, urlano con noi: «Torneremo in serie B».

Andrea Confalonieri


Vuoi rimanere informato sul Varese e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 340 4631748
- inviare un messaggio con il testo VARESE CALCIO
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
VareseNoi.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP VARESE CALCIO sempre al numero 0039 340 4631748.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore