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Politica | 21 marzo 2023, 12:40

Regione, Fontana illustra il programma di governo: «Sarà la legislatura dell’autonomia»

Il Consiglio regionale torna a riunirsi a Palazzo Lombardia per l’illustrazione all’Aula del programma di governo da parte del governatore. Dopo il ringraziamento ai cittadini che lo hanno premiato – anzi, precisa, hanno premiato «la squadra» alle elezioni – Fontana ha presentato i punti strategici del Programma regionale di sviluppo sostenibile

Regione, Fontana illustra il programma di governo: «Sarà la legislatura dell’autonomia»

Sei giorni dopo l’insediamento, il Consiglio regionale torna a riunirsi a Palazzo Lombardia per l’illustrazione all’Aula del programma di governo da parte del presidente Fontana.

«Questa sarà la legislatura dell’autonomia», evidenzia il governatore che, dopo il ringraziamento ai cittadini che lo hanno premiato – anzi, precisa, hanno premiato «la squadra» alle elezioni – presenta i punti strategici del Programma regionale di sviluppo sostenibile.

«Una vittoria di squadra»

Il varesino Fontana parte dal ringraziamento ai cittadini «che hanno voluto, con il loro voto, la mia riconferma alla guida di questa regione. È un onore e un privilegio ricevere di nuovo l’incarico di servire questa grande istituzione, la regione più importante d’Italia, motore del Paese, eccellenza riconosciuta a livello internazionale».
Una «vittoria di squadra», sottolinea subito Fontana, allontanando le voci che hanno accompagnato la nascita della giunta e la prima riunione dell’esecutivo. È la vittoria «della coalizione unita delle forze di centrodestra, in cui tutte le componenti hanno dato un contributo determinante per raggiungere l’obiettivo».

Il voto dei cittadini

Per Fontana, il voto «ha detto chiaramente che i cittadini lombardi hanno apprezzato la concretezza del nostro buon governo e l’efficacia delle risposte messe in campo per risolvere i problemi e le emergenze; la presenza attiva in tutti i diversi territori della regione; la capacità di dialogo con le realtà più vive del sistema lombardo; la visione di sviluppo e innovazione che immaginiamo per il futuro della regione».

Ma ricoprire il ruolo di presidente significa «avere a cuore anche i cittadini che non hanno votato per me e quelli che non sono andati a votare». Tra gli «ingredienti fondamentali» cita «semplificazione, assunzione, di responsabilità, il rendere conto, il saper comunicare ai cittadini in modo efficace».
E aggiunge che «serve anche un diverso approccio dei diversi livelli di controllo». «Trasparenza e legalità sono valori fondamentali», afferma, ricordando che oggi ricorre la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Rimarcando però che «non possiamo rimanere prigionieri di inchieste e consulenti. Per raggiungere obiettivi ambiziosi occorre affermare la logica della responsabilità, superando l’atteggiamento burocratico che nasce dalla paura di prendere decisioni e di mettere la propria firma sugli atti».

Il presidente si rivolge alla sua giunta, a cui chiede di «lavorare ogni giorno dimostrando competenza, con umiltà, trasparenza e un pizzico di fantasia». E, all’aula, dice che qui «non ci sono fazioni in lotta una contro l’altra, ma persone che dialogano tra loro per realizzare ciò che è utile per la nostra Lombardia».

Una grande Smartland

«Regione Lombardia – prosegue Fontana – vuole dunque continuare a fare la sua parte, nel ruolo che le spetta: essere La Lombardia, la locomotiva del Paese, una regione abituata da sempre a guardare avanti, a non aver paura di mettere in discussione le certezze consolidate del “Si è sempre fatto così”.
L’idea che meglio sintetizza questo sguardo al futuro è quella di una Lombardia come unica, grande Smartland, connessa in tutte le sue aree. La Lombardia è l’insieme dei suoi territori. I problemi e le sfide sono di tutti: la rigenerazione urbana, il dissesto idro-geologico, la mobilità sostenibile. Non ci si salva da soli».

Temi e priorità

Il governatore si sofferma poi sulla «prima pietra» della legislatura, il Programma regionale di sviluppo sostenibile.
«Partiamo dal tema centrale della sostenibilità nelle sue tre declinazioni: ambientale, sociale, economica».

Fontana immagina una «Lombardia connessa»: «Tra i nostri obiettivi strategici ci sarà il potenziamento della mobilità veloce tra i grandi centri urbani e i diversi territori, il rafforzamento del trasporto pubblico locale e del servizio ferroviario regionale. E saranno impegni fondamentali lo sviluppo della rete 5G e il completamento della rete a banda ultra-larga».

«Vogliamo una Lombardia al servizio dei cittadini – prosegue –. Fondamentale è lo sviluppo del sistema sociosanitario, un’eccellenza su cui concentreremo le risorse finanziarie e gestionali perché sia sempre più vicino ai cittadini, perché occorre portare la sanità al cittadino e non il cittadino alla sanità: andremo avanti con l’implementazione di ospedali di comunità, case di comunità e centrali operative territoriali, ma anche con l’estensione di tele-monitoraggio e telemedicina».

Tra le sfide: riduzione delle liste d’attesa, riorganizzazione di pronto soccorso, la realizzazione di nuovi ospedali connessi col territorio: «Saranno un riferimento per la sanità moderna. E adegueremo rinnovando gli esistenti con un piano di investimenti di oltre 4 miliardi, sostenendo la ricerca e il trasferimento tecnologico».

Tra gli altri “capitoli” ci sono quelli dedicati a una Lombardia «terra di conoscenza, di impresa e lavoro». E «sostenibile»: «Abbiamo a cuore la transizione ecologica. Punteremo su neutralità carbonica, promozione delle fonti di energia rinnovabile, sviluppo dell’economia circolare, riduzione del consumo di suolo».
Non mancano riferimenti alle Olimpiadi di Milano-Cortina e alla spesa efficace dei fondi europei, a partire dal Pnrr.

L’impegno dell’autonomia

Ma «il più importante dei nostri impegni» è quello di «fare di questa XII legislatura la legislatura dell’autonomia, che i cittadini lombardi attendono dal 2017». Una richiesta «che nasce da tutto il sistema lombardo, che chiede di rendere più efficienti i servizi, di poter assumere nuovi medici, di pagare di più gli insegnanti, di mettere il pubblico in condizione di competere in modo sano col privato».

Per Fontana, autonomia significa «rispondere alle diverse esigenze dei diversi territori, innovare, attuare un riordino territoriale in cui i protagonisti siano i comuni e le province». Ma, soprattutto, l’autonomia è «una piena assunzione di responsabilità: non vogliamo più risorse, vogliamo spendere meglio quelle che lo Stato spende per le funzioni che esercita e che passerebbero alle Regioni». Fontana ringrazia il ministro Calderoli per i «passi importanti» già compiuti, garantendo che la Regione sarà presente sui tavoli romani «con tutta la forza del mandato del sistema lombardo»
Per la chiosa, rispolvera lo slogan della campagna elettorale: «Al lavoro, con l’orgoglio del fare».

R.C.


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