Territorio - 20 marzo 2023, 10:55

La chef dell'albergo ristorante del Sole di Porto Valtravaglia è incinta, la titolare le rinnova il contratto: «La maternità non deve essere fattore di discriminazione»

«Un evento da accogliere con gioia e non un problema, permettendo alla nostra collaboratrice Maria Victoria Astore di realizzarsi non solo dal punto di vista professionale ma anche da quello umano» sottolinea Raffaella Malcotti che con il suo "braccio destro" Francesco Baldin getta uno sguardo sulla professione sul mondo del lavoro del settore nell'Alto Varesotto

Il Ristorante del Sole a Porto Valtravaglia (foto di Alessandro Fazio)

Il Ristorante del Sole a Porto Valtravaglia (foto di Alessandro Fazio)

Il 18 marzo scorso ha riaperto l’albergo ristorante del Sole di Porto Valtravaglia, con alcune piacevoli sorprese per la stagione 2023 appena iniziata.

Novità che vedono protagonisti la chef Maria Victoria Astore, la titolare Raffaella Malcotti e il suo "braccio destro" Francesco Baldin, i quali in una chiacchierata vista lago Maggiore con Marina Perozzi, hanno fatto il punto della situazione della ristorazione nell'Alto Varesotto e come viene vissuto il rapporto con il personale.

Sono circa una trentina i collaboratori impegnati, a vario titolo, nell’albergo, il ristorante-pizzeria e, a breve, al bistrot di fronte, in piazza imbarcadero. Gestione non semplice che richiede un’attenzione particolare non solo dal punto di vista professionale, ma soprattutto umano, a partire dal reclutamento dei collaboratori e dei dipendenti.

Francesco Baldin ha virtualmente scattato un’istantanea sul nostro territorio, mettendo in luce alcune criticità che incontrano le attività di ristorazione a carattere stagionale come quella dell’Albergo del Sole: prima fra tutte il reperimento del personale, in una zona come la nostra, con la Svizzera a due passi.

«È un lavoro che si deve amare - sottolinea Baldin - in virtù del grande impegno richiesto agli operatori, che lavorano a tempo pieno e soprattutto nei giorni che per tutti gli altri sono festivi. A maggior ragione la continuità nei rapporti tra il datore di lavoro e i suoi collaboratori rappresenta la carta vincente per il successo dell’attività, senza alcun impedimento di carattere discriminatorio».

«La maternità, per esempio - come ha evidenziato Raffaella Malcotti - non rappresenta un problema che possa compromettere il rapporto di lavoro con una collaboratrice, anzi: si tratta di un evento da accogliere con gioia, permettendo alla lavoratrice di realizzarsi non solo dal punto di vista professionale, ma anche da quello umano».

Naturalmente saranno rispettate le regole che riguardano i congedi, da concordarsi con il medico del lavoro, perché sia garantita la tutela legislativa alla lavoratrice, in funzione anche dal ruolo occupato all’interno dello staff, che può essere diversificato e adattato alla situazione, con mansioni e impegni più leggeri.

Proprio in previsione dell’imminente apertura di una nuova realtà di fronte all’albergo, è aumentato l’impegno non solo nella ricerca di personale qualificato, ma anche nel mantenimento in organico di coloro che già si sono distinti per competenze e affidabilità, perché «se si è squadra, la si supporta».

La chef Maria Victoria Astore, rivelando la sua gravidanza, sottolinea che maternità e lavoro non devono essere necessariamente in antitesi fra loro. Vent'anni di esperienza, con un lavoro di responsabilità come caporeparto fin dal 2021, quando è stato aperto il ristorante, Maria Victoria ha confermato che il suo è un lavoro molto stressante, che comporta lo stare sul luogo di lavoro moltissime ore, però è un lavoro che ama e vuole essere giudicata e valutata «per come gestisco le persone, per come organizzo la cucina, per le scelte economiche che ho sempre fatto in azienda».

Oltre a quello di diventare mamma, la chef ha altri progetti per il futuro, perché il prossimo obiettivo sarà quello di creare una squadra nuova e di essere sempre presente, senza dimenticare che saper fare bene il proprio lavoro significa anche saper delegare e fare in modo che tutto sia funzionale, «il bravo capo non è quello che fa tutto da solo, ma che sa fare in modo che tutti svolgano bene il loro compito».

Un clima sereno e collaborativo quello che si respira all’albergo del Sole, contraddistinto da una vivace dialettica, ma in un’ottica imprenditoriale in cui la parola “squadra” coincide con quella di “famiglia”. Favoletta da Mulino Bianco? «No, ha concluso la futura mamma, «si tratta di scelte lavorative, di possibilità di esprimersi anche con confronti molto diretti, ma per il bene dell’azienda e delle singole persone». 

Sulla pagina Facebook Eventi Lago Maggiore l'intervista ai tre protagonisti:

https://www.facebook.com/Eventilagomaggiore 

Redazione

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