E' stata inaugurata nella giornata di ieri, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid, la mostra “𝘐𝘯𝘵𝘦𝘯𝘴𝘪𝘷𝘦 𝘊𝘢𝘳𝘦 𝘚𝘩𝘰𝘵𝘴, 𝘗𝘢𝘯𝘥𝘦𝘮𝘪𝘢 2020-2022”, in esposizione a Villa Mirabello fino a mercoledì 29 marzo: un racconto toccante fatto di parole e immagini, che testimoniano uno dei momenti più difficili per l'Italia dal dopoguerra a oggi.
Una mostra che raccoglie per immagini quello che è stata la fase più dura, grave e preoccupante della pandemia. Il lavoro è stato realizzato dagli anestesisti rianimatori Silvio Zerbi, Davide Maraggia ed Alessandro De Martino, i tre medici che sono stati capaci di catturare i momenti drammatici di quel periodo in un racconto che diventa un ringraziamento per lo straordinario lavoro di tutto il personale ospedaliero.
Si tratta di una collezione di scatti fotografici inediti e toccanti, realizzati durante gli anni più tragici della pandemia dagli anestesisti rianimatori Silvio Zerbi, Davide Maraggia ed Alessandro De Martino. I tre medici hanno immortalato quanto vissuto nelle terapie intensive dell’Ospedale di Circolo di Varese catturando momenti di ordinaria straordinarietà: attimi di lotta, di difficoltà e di sconforto alternati a resilienza, lavoro di squadra e generosità che hanno permesso di curare oltre 500 pazienti critici Covid positivi.
«La mostra è un racconto realizzato attraverso scatti inediti che fotografano una delle pagine più difficili della nostra storia recente – spiega il sindaco Davide Galimberti -, e lo fa attraverso immagini che restituiscono in modo forte e diretto l’esperienza delle donne e degli uomini che hanno vissuto in prima linea quei momenti. Tra chi lottava per sopravvivere e chi compieva ogni sforzo possibile per salvare le vite delle persone colpite dal virus. Varese dunque, attraverso questa mostra, vuole ricordare con immensa gratitudine chi in quei giorni compieva ogni genere di sforzo per prendersi cura delle persone colpite dal Covid».
«Questa mostra è importante per diversi aspetti – commenta il Commissario straordinario di ASST Sette Laghi, Giuseppe Micale – Innanzitutto, ricordare quello che è stato è doveroso per le vittime del covid. Raccontare, attraverso queste fotografie, l’impresa compiuta da ASST Sette Laghi durante l’emergenza è inoltre un modo per rendere onore ai nostri professionisti, che quell’impresa hanno permesso e compiuto. C’è poi un altro piano ancora: ripercorrere quei momenti drammatici ci esorta a farne tesoro, a mettere a frutto i preziosi insegnamenti che quell’esperienza ci ha offerto. È nostro dovere ricordare, è nostro dovere ringraziare, è nostro dovere dimostrare di avere imparato».