Ci sono persone per le quali la Belle Époque non è mai finita, ne conservano il ricordo e i fasti facendola rivivere nel nostro tempo fatto di velocità e frenesia, restituendoci le immagini, i costumi e i luoghi che testimoniarono una stagione felice. Una di queste persone è Paolo Ricciardi, ovvero la storia della Valganna e delle tramvie varesine, grande appassionato e raccoglitore di cimeli della Varese turistica e salottiera degli anni tra la fine dell’Ottocento e lo scoppio della Grande Guerra.
Venerdì 17 marzo alle ore 21 (ingresso libero), Ricciardi sarà ospite dell’associazione “Amici del Campo dei Fiori” alla Sala “Giuseppe Montanari” di largo Bersaglieri d’Italia 1 a Varese, assieme a Gianfranco Benzoni, storico dei trasporti e autore di meravigliosi diorama dei tram varesini, per raccontare cosa fu la Belle Époque al Campo dei Fiori, un tempo “stazione climatica di prim’ordine” e luogo di soggiorno di teste coronate e personaggi illustri della politica, del giornalismo e delle arti.
«Partirò dagli inizi, quando il Campo dei Fiori era una montagna brulla, prima che Carlo Ciotti avesse l’intuizione che lo portò a costruire, nel 1906, l’Albergo Paradiso, sulle ceneri di un primo rifugio, edificato nel 1894. Ciotti fu una figura importante in quegli anni: muratore nato a Luvinate da una famiglia di marmisti, andò prima a Firenze, emigrò in California e poi in Pennsylvania, dove aprì una locanda e uno spaccio alimentare. Ritornato a Varese, capì che il futuro del Campo dei Fiori sarebbe stato legato al turismo, e costruì l’Albergo Paradiso, antenato del Grand Hotel, sorto nel 1911», dice Paolo Ricciardi, che venerdì mostrerà tre filmati di grande rilevanza storica.
«Il primo è degli anni Venti, riguarda le tramvie varesine e sarà commentato da Gianfranco Benzoni, che spiegherà l’evoluzione dei trasporti nella nostra provincia, mentre il secondo, molto raro, descrive le ultime corse dei tram prima della dismissione delle linee. L’ultimo filmato descrive le bellezze del nostro territorio negli Anni Ruggenti».
Una serata da non mancare per chi desidera calarsi di colpo in un’altra epoca, quando la pubblicità ricordava ai viaggiatori la possibilità di andare da Milano al Campo dei Fiori in un’ora e 40 minuti, prendendo treno, tram e funicolare.