La prima visita è stata speciale: quella del signor Tarlisu in persona, che ha voluto visitare la mostra realizzata in onore suo e del mondo tessile bustocco al Museo di via Volta.
Ma l'emozione è cresciuta per la curatrice Erika Montedoro, quando si è presentato Luigii Giavini. Lo storico, scrittore e cittadino benemerito è il "papà" del Museo del tessile e ha ripercorso con estrema attenzione quel cammino tracciato dall'apposita esposizione. Tanto che formula un desiderio: la mostra è programmata fino al 19 marzo, lui chiede di prorogarla.
«È bellissima, merito di Montedoro e del suo staff - sottolinea -. Che emozione vedere Montedoro e Fudrèta tentare di ripetere il gesto tintoriale con i bastoni, gesto che i nostri antenati han ripetuto per secoli». Ecco, questi incantesimi ha proposto la mostra: tracce di storia che hanno saputo fare presa sulle diverse generazioni, tra ricordi e stupore.