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Busto Arsizio | 02 marzo 2023, 08:00

Il “bustocco” Bahrami: «Grazie alla meravigliosa città che mi ha accolto più di vent’anni fa. Viva Bach e viva la bellezza»

Una platea del teatro Sociale gremita ha accolto il pianista iraniano, il giorno dopo il conferimento della cittadinanza onoraria di Busto. Ha eseguito in modo impeccabile le Variazioni Goldberg di Bach. Presente anche il prefetto Salvatore Pasquariello

Il “bustocco” Bahrami: «Grazie alla meravigliosa città che mi ha accolto più di vent’anni fa. Viva Bach e viva la bellezza»

Applausi scroscianti ieri sera al teatro Sociale per Ramin Bahrami, nel concerto inaugurale di BA Classica.
L’artista internazionale che ha saputo catturare l’attenzione del pubblico che affollava la platea di piazza Plebiscito per oltre 80 minuti. Quasi un’ora e mezzo di virtuosismi musicali, un’esibizione d’alta classe dove l’artista saltellando con le dita sul pianoforte ha proposto il suo cavallo di battaglia: variazioni, fughe, fughette, canoni di Bach, il motivo delle Variazioni Goldberg. Lui è considerato uno dei maggiori interpreti di Bach al pianoforte.

Applausi scroscianti per l’artista iraniano a cui il giorno prima era stata conferita la cittadinanza onoraria di Busto (leggi qui): ieri il prefetto Salvatore Pasquariello e il sindaco Emanuele Antonelli gli hanno consegnato la pergamena che recita: “Per l’amicizia dimostrata alla città di Busto Arsizio attraverso la generosa attività di promozione della cultura e della musica classica e per l’impegno sociale a difesa dei diritti umani”. 

«È veramente un giorno specialissimo – ha esordito l’artista – perché suonerò da neo bustocco la musica di Bach. Grazie. Grazie alle autorità, grazie alla meravigliosa città e a tutti i bustocchi che mi hanno accolto più di vent’anni fa. Viva Bach e viva la bellezza. Stasera faremo un viaggio nella bellezza della musica. Chiudiamo gli occhi e viaggiamo insieme su questa aria meravigliosa che ci vuole insegnare il dialogo e la pace di cui il nostro mondo ha tanto bisogno».

Ad accoglierlo, oltre a un tutto esaurito in platea, anche l’assessore alla cultura e vicesindaco Manuela Maffioli, gli assessori Daniela Cerana, Salvatore Loschiavo, Giorgio Mariani, la presidente del consiglio comunale Laura Rogora.
Maffioli ha esordito dicendo che BA Classica rappresenta «un appuntamento importantissimo: lo annovero con orgoglio tra i nove festival culturali. Questa sera si apre un programma davvero eccezionale. Quest’anno ciascun concerto ha una specificità, una raffinatezza, una preziosità tutta diversa che merita tutta l’attenzione possibile: occasioni davvero uniche per poter godere di artisti, suoni ed elaborazioni davvero prestigiose. Per questo ringrazio l’associazione musicale Rossini e tutto il sistema culturale cittadino. Molte le associazioni presenti questa sera, a dimostrare che l’esercito della cultura è compatto e sa fare squadra e ha a cuore il bene della città. La cultura a Busto Arsizio non è la cenerentola delle deleghe: è strumento di elevazione, un fattore di sviluppo del nostro territorio».

Le ha fatto eco Giovanni Mazzuchelli che con Bahrami lavora dal 2004 e ha assistito a un’evoluzione progressiva e continua dell’artista iraniano. «Ha fatto molta strada e sono felice che dopo tutto questo tempo, oltre ad avere un rapporto lavorativo ed artistico, è nata una grandissima amicizia che ci ha permesso di averlo sempre presente nella nostra città. BA classica quest’anno offre un repertorio molto vasto: dal canto gregoriano alla musica contemporanea. Ogni concerto ha una sua specificità , un’unicità e un motivo per essere ascoltato. Un ringraziamento all’amministrazione comunale che ci appoggia e crede in questo progetto e a Yamakawa perché oggi ha firmato un accordo con Bahrami che lo ha decretato “Yamakawa artist”. Siamo felici che questo matrimonio di eccellenze sia avvenuto proprio qui su questo palcoscenico».

Poi il sindaco Antonelli: «Sono contento che oggi ci sia tanta gente ad ascoltare il bustocco Ramin Bahrami. Vi ringrazio perché merita davvero tutto questo affetto. È stata un’emozione aver consegnato la pergamena della cittadinanza onoraria. Lui si considera uno di noi, a Busto si sente a casa. Da ieri Busto è casa sua: musicista accolto dai teatri più prestigiosi del mondo, non ha mai rifiutato un invito nella sua Busto. Per anni ha portato la sua arte, la bellezza della musica, ha avvicinato tanti giovani alla cultura, ha educato tutti noi all’ascolto. Domani con grande generosità regalerà la sua arte ai giovani: sarà qui a suonare per i maturandi pronti a spiccare il volo verso il futuro. Sarà una lezione di bellezza ma anche di vita». 

Laura Vignati

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