Era il 24 febbraio del 2022 quando l'esercito russo ha invaso l'Ucraina dando il via ad una guerra di cui non si vede la fine.
Nell'anniversario dello scoppio del conflitto, l'imprenditore e volontario di Travedona Monate Silvano Ribolzi, che da un anno organizza, tramite la rete da lui costruita, viaggi in Ucraina (LEGGI QUI), per portare tutto ciò che serve a chi ha perso tutto, propone la sua riflessione, di un uomo che ha visto con i propri occhi l'orrore della guerra.
Un messaggio affidato ai social che si rivolge proprio a tutti coloro che fanno parte della rete solidale messa in piedi in questo anno da Ribolzi autore di innumerevoli viaggi in furgone in Ucraina, con carichi di generi di prima necessità recapitati di persona a chi ha bisogno. Senza dimenticare l'impegno per i profughi giunti sul nostro territorio.
«Oggi è esattamente un anno dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina. Ripensando giorno per giorno a tutto quest’anno provo molte emozioni nel ricordare ciò che è successo - sottolinea sui social Ribolzi - siamo usciti dal Covid e siamo entrati in un vortice dove non si vede una fine. L’uomo purtroppo si sta distruggendo da solo».
Ma la violenza e la guerra non possono avere l'ultima parola.
«Nonostante tutto però vedo che sono circondato da molte persone che hanno un cuore che batte anche per le persone più sfortunate - prosegue il volontario - durante tutto questo “brutto anno” ormai passato, ho conosciuto e trovato amici , perché così vi considero, che probabilmente non avrei mai neppure incontrato sulla mia strada e mi sono stati veramente vicini ad aiutare l’Ucraina. A tal proposito vorrei ringraziare veramente tutti, non metto alcun nome proprio per evitare di fare torti, in quanto siete stati veramente tanti e non posso permettermi assolutamente di dimenticare qualsiasi nominativo».
«È stato un anno da dimenticare che comunque mi ha dato sempre di più la voglia di fare per aiutare il prossimo e non ho assolutamente intenzione di mollare; ho sempre bisogno di voi - continua Silvano - sì perché grazie a tutti voi, come ben sapete, con la stretta collaborazione di Maria e Hansjörg siamo riusciti a fare molte spedizioni in Ucraina ed aiutare i profughi arrivati qua da noi. Abbiamo tutti insieme, ancora tanto da fare, per questo vi chiedo sempre aiuto, servono sempre di più medicinali, cibo, vestiti, gruppi elettrogeni e quant’altro oltre a proventi necessari per le spese di viaggio».
«Ringrazio tutti a braccia e cuore aperto per quello che avete fatto ma il grazie più grande va mia moglie Angelica sempre al mio fianco per cercare di vincere questa battaglia - conclude Ribolzi - ricordo che potete trovare presso le farmacie di Travedona Monate , Biandronno, Varano Borghi, Ternate, Cadrezzate, Busto Arsizio e presto vi dirò le altre che si sono aggiunte, un cartello, uguale a quello che vedete in questo post, dove richiedo a braccia aperte il vostro aiuto e continuo sempre con lo stesso motto: "Aiutatemi ad aiutarli"».