Eventi - 20 febbraio 2023, 11:24

Il Carnevale Tresiano continua, domani la sfilata dei carri per le vie di Lavena Ponte Tresa

Dopo il grande successo di partecipazione di pubblico di sabato, il programma di martedì 21 febbraio prevede l'inizio del corteo mascherato alle 14.30 con arrivo in piazza Europa dove i sovrani Re Guzz e la Regina Piota restituiranno le chiavi della città al sindaco

Il Carnevale Tresiano continua, domani la sfilata dei carri per le vie di Lavena Ponte Tresa

Il Carnevale Tresiano, una delle manifestazione più sentite e partecipate anche dal Canton Ticino, iniziato sabato prosegue come previsto dal programma anche martedì 21 febbraio per le vie di Lavena Ponte Tresa. 

Alle 11 in piazza Europa ci sarà il fuoco alla caldaie delle maestà del Carnevale ovvero Re Guzz e la Regina Piota ai quali sabato il sindaco Massimo Mastromarino ha consegnato simbolicamente le chiavi della città, dando il via ufficiale alla festa.

Alle 13.30 in via Zanzi località parco Hirschhorn è previsto il raduno dei carri allegorici con partenza della sfilata per le vie del "reame" di Lavena Ponte Tresa e arrivo in piazza Europa.

Qui si terrà la cerimonia di riconsegna delle chiavi della città dai sovrani del Carnevale al sindaco, che sancirà la conclusione dell'edizione 2023 della festa. 

Nel discorso di consegna delle chiavi a Re Guzz e alla Regina Piota, il primo cittadino Mastromarino, con l'ironia che il momento richiedeva, ha chiesto ai sovrani del Carnevale tresiano «di risolvere i problemi che affliggono il reame».

Nell'elenco del sindaco «le foglie che cadono dagli alberi e intasano i tombini con grave disperazione dei sudditi, i cestini mai vuoti e mai troppo pieni, le gerle di rifiuti lungo le strade del reame, le trombe del reame che disturbano il sonno dei sudditi, gli animali del reame liberi, troppo liberi, sulle rive del lago Ceresio. E i cormorani e i loro simili, i gatti, neri, bianconeri, rossoneri e neroazzurri e le buche incubo di carri e carrozze, le torce troppo fioche per illuminare le vie del regno e le radici che intralciano il prato della nostra schola di abaco e grammatica, con grave preoccupazione dei nostri amatissimi precettori e le bande di monelli e vagabondi che al gioco della palla disturbano la quiete notturna del borgo».

«Noi sappiamo che se voi voleste e noi sappiamo che lo volete - ha concluso così il suo discorso il sindaco - tutto ciò che ci affligge sarà d'ora in poi risolto. Ve lo chiediamo, noi sudditi fedeli, riconoscenti fin d'ora per il vostro operare». 

M. Fon.

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