La storia politica di Luca Marrelli, classe 1977, è molto particolare e merita di essere raccontata, non solo perché potrebbe diventare prossimamente l'ottavo consigliere della provincia di Varese eletto in Regione Lombardia dopo le consultazioni del 12 e 13 febbraio.
Marrelli è un varesotto atipico: nativo di Tradate e residente a Venegono Superiore, lavora al Tribunale di Varese. Fin qui nulla di strano, fino a quando non si conosce il suo percorso politico.
Marrelli infatti è sindaco in carica dal 2018 di San Mango D'Aquino, piccolo Comune in provincia di Catanzaro, di cui è originario. Il primo cittadino alle elezioni regionali lombarde si è candidato nella lista del presidente Fontana "Lombardia Ideale" non però nella circoscrizione provinciale di Varese ma in quella di Milano.
Dove ottiene un ottimo risultato, 633 preferenze che gli valgono il secondo posto alle spalle dell'avvocato Carmelo Ferraro, il più votato della lista con 1.200 voti e quindi eletto al Pirellone; se non che, l'elezione di Ferraro potrebbe essere invalidata dalla Giunta delle Elezioni in quanto non si sarebbe dimesso per tempo da un incarico incompatibile con l'elezione a consigliere regionale lombardo.
Per il candidato "pendolare" Marrelli si potrebbero quindi aprire le porte del Pirellone.
«Anzitutto ringrazio il presidente Fontana per la fiducia nei miei confronti e gli elettori milanesi che mi hanno votato - spiega Marrelli - non mi sono candidato a Varese perché ormai la lista era chiusa e così ho accettato la candidatura a Milano».
Una sfida andata benissimo: Marrelli incassa 633 preferenze personali, di cui circa 200 nella città di Milano e il resto nei Comuni dell'hinterland.
«Ho fatto una campagna elettorale con lo zaino in spalla - prosegue Marrelli - ogni mattina per un mese ho preso il treno a Venegono al mattino per ritornare a mezzanotte. Ho fatto una campagna elettorale vecchio stile, incontrando i cittadini, andando porta a porta, da solo con qualche amico che mi ha dato una mano».
Un consenso importante ottenuto in solo un mese di campagna elettorale: Marrelli è pronto a continuare a fare il pendolare se verrà eletto in consiglio regionale, da Venegono verso Milano, senza dimenticare il Comune da lui amministrato in Calabria.
La parola adesso passa alla Giunta per le Elezioni che verrà formata una volta che il nuovo consiglio regionale si sarà ufficialmente insediato. Solo allora si saprà se Marrelli subentrerà a Ferraro.
«Ci vorranno un paio di mesi per sapere se sarò eletto - conclude Marrelli - la giunta deve verificare la compatibilità di tutti gli eletti alle elezioni del 12 e 13 febbraio».