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L'ultima contesa | 07 febbraio 2023, 10:41

VIDEO Tortona, Lanzarini e Ferrero: a L’Ultima Contesa lo speaker Federico Pisanti

Tanti temi affrontati nel talk show sulla pallacanestro varesina di VareseNoi ieri sera, a partire dall’attualità e dai verdetti del campo. Ospite la "voce" di Masnago: «Sono uno spettatore privilegiato. Capita che coach e giocatori mi ringrazino per l’energia e l’entusiasmo»

Federico Pisanti, speaker del Lino Oldrini e ospite ieri sera de L'Ultima Contesa

Federico Pisanti, speaker del Lino Oldrini e ospite ieri sera de L'Ultima Contesa

Non si ferma il campionato della Pallacanestro Varese, e con esso L’Ultima Contesa, il talkshow sul basket cittadino di VareseNoi.

Una voce familiare per chi frequenta il Lino Oldrini ha allietato la puntata: quella di Federico Pisanti, lo speaker dei match casalinghi della Openjobmetis. Altro ospite Alessandro Burin, giornalista di VareseSport.

Si è partiti, come di consueto, dall’analisi dell’attualità, ovvero la sconfitta di Varese contro la Bertram Yachts Tortona, che ieri ha fatto valere la legge del più forte. Partita giocata sul campo del PalaEnergica Paolo Ferraris di Casale Monferrato, dipinto di biancorosso come se fosse una partita casalinga per la squadra di Brase, visto l’esodo in massa dei supporter biancorossi.

E sempre sulla partita di ieri, una ricostruzione dei fatti che hanno portato al fischio dei falli tecnici a Ross e a Johnson dall’arbitro Lanzarini: chiamate che con il senno di poi hanno influenzato significativamente la prova della squadra tutta.

Squadra tutta che da qualche settimana sta facendo a meno, per scelta del coach, di Giancarlo Ferrero. È, il capitano, definitivamente fuori dalle rotazioni? Brase non si fida più della "cerbottana di Bra"? Oppure troverà nuovamente spazio sul parquet? Anche questo tema è stato affrontato a L’Ultima Contesa.

Pisanti ha raccontato poi cosa significa essere lo speaker di un palazzetto sempre caldissimo come il Lino Oldrini: «Quando mi chiedono di raccontare quello che faccio dico che sono uno spettatore privilegiato. Ho il ruolo da collante tra campo e spalti, e con i giocatori si crea una chimica particolare. Mi sta capitando che alla fine delle partite coach e giocatori mi ringrazino per l’energia e l’entusiasmo. Anche loro aspettano la presentazione, mi sembra anche che se la godano».

«Non è segreto che io abbia un rapporto particolare con Matteo Tambone, nato quando spezzavo il suo nome "Matteo" durante la presentazione. Quando l’anno scorso l’ho fatto con Librizzi l’ho guardato e si è messo a ridere. Ora ho un bel rapporto con De Nicolao e con Woldetensae».

Per concludere, occhi al derby di domenica contro l’Olimpia Milano, con un’analisi delle cifre delle tendenze delle due squadre.

Qui sotto il video della puntata integrale.

Lorenzo D'Angelo


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