«Siamo di fronte, senza dubbio, ad una questione molto sentita da parte dei lavoratori e per cui tutte le forze politiche si sono attivate al fine di addivenire ad un’intesa amichevole che possa consentire la prosecuzione di un metodo di lavoro avviatosi con la pandemia e che rischia di dover essere bruscamente interrotto oggi a causa della burocrazia».
Simone Longhini, consigliere comunale e provinciale di Forza Italia nonché candidato al Consiglio Regionale della Lombardia in occasione delle prossime elezioni del 12 e 13 febbraio, interviene sul tema del telelavoro dei frontalieri il cui accordo originario scade proprio oggi.
«Forza Italia – prosegue – sosterrà in modo attivo e propositivo lo sforzo diplomatico fra Svizzera ed Italia che possa portare, nel più breve tempo possibile, a siglare una nuova e duratura intesa nel merito che consenta di proseguire con i buoni risultati che il telelavoro ha offerto in questi due anni e pochi mesi in cui è stato applicato.
Il Governo nazionale si sta muovendo e Forza Italia si farà portavoce delle istanze dei lavoratori e delle loro famiglie dando massima disponibilità all’ascolto e alla partecipazione attiva ad un nuovo accordo che potrebbe essere mutuato dal modello applicato fra Svizzera e Francia ovvero con la modalità di lavoro in Smart Working possibile fino a un massimo del 40% del tempo di lavoro annuale, senza che ciò comporti alcuna modifica in materia fiscale per il dipendente.
È, quindi, essenziale trovare un accordo nell’interesse di tutti, a partire dai lavoratori e sono certo che la cooperazione fra le forze politiche porterà al risultato atteso anche e soprattutto dal territorio della nostra Provincia di Varese».