«Servono più risorse per la neuropsichiatria infantile». A lanciare l’allarme è Samuele Astuti, consigliere uscente del Pd e ricandidato alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio prossimo, a seguito della denuncia di una paziente del reparto di neuropsichiatria dell’ospedale Del Ponte, che dall’inizio dell’anno è rimasta senza psicologa.
«Le liste d’attesa per accedere a questi servizi - afferma Astuti - sono lunghissime, mentre negli ultimi dieci anni si è osservato il raddoppio degli utenti seguiti nei servizi di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza (NPIA), fatto che non si è verificato in nessun’altra area della medicina».
«Abbiamo - conclude Astuti - più volte chiesto alla giunta Fontana di incrementare le risorse per la neuropsichiatria infantile, perché convinti che si tratta di una priorità, ma siamo rimasti inascoltati. Nel nostro progetto di sistema sanitario, dove nessuno deve essere lasciato solo e senza cure, l’area della salute mentale ha invece un ruolo centrale, in nessun modo trascurabile.
Nel nostro programma prevediamo di potenziare i servizi territoriali di NPIA, garantendo almeno un un’unità complessa ogni 150 mila-250 mila abitanti e prevedendo la presenza di un equipe multidisciplinare completa con un dimensionamento tale da garantire le quattro diverse tipologie di attività (neurologia, psichiatria, disabilità complessa, disturbi specifici) e in stretto raccordo con i servizi di psichiatria dell’adulto, per le dipendenze e per la disabilità per l’età di transizione».