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Territorio | 28 gennaio 2023, 08:00

Ciao don Paolo: dopo 55 anni il sacerdote lascia la parrocchia di San Giovanni Bosco al Gerbone

Domenica la comunità di Olgiate Olona saluta il sacerdote che, dopo 55 anni, abbandona il Gerbone per ritirarsi alla Fondazione Raimondi di Prospiano. Una festa grande per una figura importantissima del rione, in tutti questi anni

Ciao don Paolo: dopo 55 anni il sacerdote lascia la parrocchia di San Giovanni Bosco al Gerbone

Sono passati quasi 55 anni da quella prima messa celebrata sull’altare portatile della nuova chiesa di San Giovanni bosco al Gerbone, 55 anni durante i quali don Paolo Giavini è stato una presenza fissa per innumerevoli famiglie che ha accompagnato in tutti i momenti principali della loro vita.

Dopo più di mezzo secolo domenica 29 gennaio il primo, storico, parroco del Gerbone saluterà la comunità che ha visto crescere, per ritirarsi, il giorno successivo, presso la Fondazione Raimondi di Prospiano.

«Da parte di tutta la comunità pastorale di San Gregorio Magno – ha commentato il parroco don Giulio Bernardoni – colgo quest’occasione per ringraziarlo di cuore per quanto fatto in tutti questi anni per il Gerbone e per l’intero paese».

L’intera comunità pastorale di San Gregorio Magno ha deciso di salutarlo in occasione della festa patronale di San Giovanni Bosco, dedicando alcuni momenti della giornata di domenica alla condivisione e al commiato di questa importantissima figura.

Alle 10, dunque, verrà celebrata la Santa Messa solenne in onore del Patrono e di saluto a don Paolo, mentre alle 12.30 chi lo desidera potrà pranzare un’ultima volta in oratorio con il sacerdote; nel pomeriggio, poi, la festa proseguirà con l’estrazione della sottoscrizione a premi e giochi per i bambini che partiranno alle 15, i vespri musicali alle 16 e la merenda per tutti in oratorio elle 17.

«Ho conosciuto don Paolo Giavini il primo giorno in cui sono arrivato a Olgiate – ha raccontato don Giovanni Calastri, che oggi risiede al Gerbone – la sua presenza all’interno della comunità è sempre stata forte e salda, e per me la sua figura ha sempre rappresentato un esempio di fede incrollabile».

Loretta Girola

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