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Politica | 18 gennaio 2023, 19:57

Dopo aver disegnato "La Lombardia che vorrei", Emanuele Monti parte con la campagna elettorale

Questa sera al MIV la serata conclusiva del progetto di ascolto del territorio promosso dal consigliere leghista uscente: 1145 le proposte raccolte dai cittadini che diventeranno istanze da portare in Regione. E il rilancio verso la rielezione: «Più lavoro, più salute, più famiglia, più sicurezza e più... Varese»

Dopo aver disegnato "La Lombardia che vorrei", Emanuele Monti parte con la campagna elettorale

Emanuele Monti ha concluso il suo lungo percorso, iniziato con le presentazioni della riforma sanitaria, di ascolto del territorio: questa sera al MIV - in una sala gremita - si è tenuta la serata conclusiva de “La Lombardia che vorrei”, occasione che è valsa anche a iniziare la propria campagna elettorale, che mira alla rielezione in Consiglio Regionale.

Dieci le tappe nel Varesotto del progetto itinerante del rappresentante leghista, da nord a sud, nei mercati, nelle sedi delle associazioni, all’interno delle strutture, ascoltando cittadini e addetti ai lavori di vari campi. E tantissime sono state le proposte raccolte, ben 1145, così riassunte: 654 su lavoro, occupazione, prospettive di crescita sociale ed economica; 212 su miglioramento della viabilità e delle infrastrutture; 105 sulla sanità; 77 sul miglioramento dei sistemi e degli strumenti di sicurezza; 54 concernenti le pratiche di accesso alle misure economiche a favore di anziani e disabili; 43 idee per abbattere l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria.

«Siamo partiti dai problemi e dalle critiche - ha affermato Monti - e siamo arrivati ai progetti, a istanze che verranno da me portate in Consiglio Regionale. E la cosa più importante è che sono stati costruiti con il territorio e con i cittadini, città per città».

Vicino a quello che è stato il presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali, in questa fine di percorso che è stata anche l’auspicio dell’inizio di un altro, anche tre voci autorevoli come l’imprenditore Luca Spada e lo sportivo Nico Valsesia, che hanno parlato del ruolo che Regione Lombardia dovrebbe sempre avere nella promozione della salute, e Adele Patrini, presidente di CAOS (Centro Ascolto Operate al Seno), che ha ringraziato Monti per il suo impegno istituzionale nel sostenere l’associazione e tutto il sistema di prevenzione e cura dei tumori, a partire da quello al seno.

La Lombardia che vorrei è stata anche il lancio della campagna elettorale. Cinque punti: “Più salute” (con l’obiettivo della effettiva realizzazione dell'ospedale unico Busto-Gallarate e il sostegno agli altri presidi del territorio), “Più lavoro” (auspicio che comprende anche il miglioramento della viabilità e dei collegamenti ferroviari), “Più sicurezza” (maggiori risorse ai corpi di Polizia e potenziamento dei sistemi di video sorveglianza), “Più famiglia” (incremento delle misure di welfare famigliare ed estensione della misura regionale sui nidi gratis), e "Più Varese" (con un focus sul potenziamento del turismo).

Sul suo mandato uscente Monti ha un rimpianto e un orgoglio: «Il primo è non essere ancora riusciti  a creare un collegamento ferroviario veloce tra Milano e Varese, che sarebbe auspicabile per aumentare l’attrattività della nostra città soprattutto per i giovani. E il secondo è il risanamento del lago di Varese, iniziato nel 2018 con un mio provvedimento: abbiamo restituito al territorio il bacino come era una volta, sano, pulito e pescoso».

Redazione


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