La sconfitta di Pesaro, l’assenza di Reyes, il caso Tepic e il mercato. Questi i temi caldi della puntata di ieri sera de L’Ultima Contesa, il talk show sulla pallacanestro varesina di VareseNoi.
Ospite Max Ferraiuolo, team manager della Pallacanestro Varese, che ha fornito le sue impressioni sul match di ieri sera, prima di parlare delle condizioni di Justin Reyes e fino ad arrivare all’affaire Tepic, con conseguenti mosse sul mercato, al momento escluse.
Altro ospite della trasmissione Alessandro Burin, giornalista di Varese Sport.
Qui alcune delle dichiarazioni di Max Ferraiuolo:
«C’è un po’ di delusione - sulla partita di ieri - perché comunque a un certo punto sembrava che potessimo arrivare a giocarcela fino in fondo. Il problema è stato prima, nei 4 o 5 minuti del secondo quarto in cui abbiamo giocato davvero male, forse la parte di partita peggiore della stagione della nostra squadra, lo sforzo per rientrare poi l’abbiamo pagato. Pesaro è stata la squadra che ha sfruttato meglio i cambi, ma ci ha fatto male anche da fuori».
«La difesa è la fase del gioco dove dobbiamo migliorare di più. In attacco abbiamo diversi giocatori di talento e riusciamo a trovare individualmente buonissime soluzioni. In difesa commettiamo degli errori un po’ banali, un po’ di disattenzione. Sono convinto che se riusciamo a trovare un po’ di equilibrio e un po’ di concentrazione in più, su questo aspetto davvero possiamo fare un ulteriore passo in avanti».
Su Justin Reyes: «La sua mancanza si sente nell’essere un’alternativa offensiva a Johnson e a Brown. Justin è quell’arma in più che ti permette di attaccare giocatori che fanno fatica contro di lui, e a livello difensivo la sua capacità di prendere rimbalzi e di giocare contro avversari spalle a canestro».
«La rottura del menisco era abbastanza brutta, è un menisco esterno quindi porta da avere un tempo di recupero maggiore. Chiaro che per un professionista tornare all’attività un periodo di adattamento ci debba essere, ma siamo fiduciosi che alla fine il nostro staff gli permetterà di arrivare nel giro di sei settimane in condizioni per tornare a giocare».
«Nei tempi più rapidi possibili sarà messo a posto - a proposito del caso Tepic - Aveva firmato un biennale, e dopo pochissime partite la società decise di non avvalersi più delle sue prestazioni. Si rescisse solo per la prima stagione, mettendo in stand-by la seconda. È stata una situazione lasciata lì un po’ troppo a lungo, pensando che si potesse poi trovare un modo per sistemare le cose. Si è arrivati poi alla sentenza del BAT che ci ha condannati a pagare le spese. L’immagine di Pallacanestro Varese deve essere di un certo tipo, è stato un inciampo».
«Si porrà rimedio per una questione di immagine limpida e trasparente. Questo non significa che si ricorrerà necessariamente al mercato per sostituire Justin. Credo che la squadra possa reggere l’urto, e soprattutto mi sembra di percepire che da parte della società e di Luis non ci sia la volontà di intervenire sul mercato».
Qui sotto la puntata integrale