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Busto Arsizio | 08 dicembre 2022, 12:40

Pacchi solidali e vestiti per chi ne ha bisogno. L’associazione Masd: «Sempre più famiglie in difficoltà»

L’appuntamento è in corso al parco per la Vita di Busto e per questo è stato ribattezzato “Il paRco alimentare”. Le persone sostenute dall’associazione sono cresciute in maniera significativa negli ultimi dieci anni. Ma dopo la pandemia e la guerra, sono diminuite quelle in grado di dare un aiuto

I volontari di Masd con gli assessori Reguzzoni e Cislaghi

I volontari di Masd con gli assessori Reguzzoni e Cislaghi

Lo scorso anno la consegna dei pacchi con generi di prima necessità è avvenuta sotto la neve. Questa volta, sempre nel giorno dell’Immacolata, un timido raggio di sole illumina l’iniziativa solidale dei volontari dell’associazione Masd di Busto Arsizio.
L’appuntamento è in corso al parco per la Vita di viale Stelvio e per questo è stato ribattezzato “Il paRco alimentare”.

Oltre alla distribuzione dei pacchi, è stato allestito un piccolo stand con capi d’abbigliamento destinati alle famiglie bisognose.
Presenti gli Amici di San Giuseppe, a partire dall’assessore Mario Cislaghi, e l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni, alla quale è stato donato il libro di poesie “Hai disarmato il mio tempo” di Marco Verrillo, acquistabile anche online per aiutare l’associazione.
Reguzzoni ha ringraziato i volontari per il loro impegno prezioso, anzi fondamentale in un periodo in cui le richieste di aiuto che pervengono ai servizi sociali sono sempre più numerose.

E sono in aumento anche le famiglie che si rivolgono all’associazione Masd: «Martedì scorso abbiamo aiutato circa 250 persone di Busto e dei comuni limitrofi – racconta Alessandra Lo Verde –. Due volte la settimana distribuiamo alimenti, vestiti, oltre a passeggini e altri beni di prima necessità. Ci piacerebbe poter donare anche piccoli elettrodomestici».

Attualmente le consegne avvengono presso la chiesa evangelica-apostolica in via Mantova. Ma l’associazione è in cerca di una sede per rendere ancora più efficiente il loro servizio solidale.
Anche perché i bisognosi sono appunto in aumento. Se dieci anni fa le famiglie che si rivolgevano a Masd erano una decina, oggi sono circa settanta. Molte quelle italiane.

Allo stesso tempo, se crescono le persone in difficoltà, diminuiscono quelle disponibili a donare. Anche questo è un segno della gravità dell’emergenza. «Con la pandemia e la guerra è sempre più difficile ricevere delle donazioni, anche di semplici pacchi di pasta», spiega Lo Verde.

Ma questo non scoraggia i circa quindici volontari di Masd, che da dieci anni – non solo nel giorno dell’Immacolata, ma silenziosamente ogni settimana – sono al fianco dei più fragili.

Riccardo Canetta

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