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Politica | 07 dicembre 2022, 15:48

Melis: «Già date le prime risposte dal Governo alle imprese. Io candidato? Sarebbe una sfida e a me piacciono le sfide»

Il responsabile provinciale di Fratelli d’Italia per le attività economiche parla della situazione attuale e delle elezioni regionali

Luigi Melis

Luigi Melis

Le prime risposte sono state date alle imprese dal nuovo Governo, fondamentale sarà l’attenzione all’economia del Paese e del territorio, in particolare su caro energia e Pnrr.: così Luigi Melis, responsabile provinciale di Fratelli d’Italia della provincia di Varese per le attività economiche, che guarda anche alla nuova tornata elettorale, le regionali di febbraio. «La candidatura? È una sfida e a me piacciono le sfide. Sono a disposizione, non ci sono problemi se dovesse esserci – dice l’ex sindaco di Solbiate Olona - . Alle politiche avevo seguito la candidatura dell’ormai onorevole Mascaretti, quindi abbiamo collaborato e sono stato contento di dare questo mio supporto, sfociato nella sua elezione. Il contatto sul territorio c’è e siamo pronti per creare qualcosa, candidature che servano al partito: se c’è una chiamata, farò le mie valutazioni».

La performance del partito alle ultime elezioni anche nel territorio, «è stata al di sopra delle aspettative, con più segnali: «Il primo è che l’elettore ha deciso di modificare le strategie politiche degli ultimi dieci anni e anche qualcosa di più, fornendo chiare indicazioni su quello che dev’essere il cambiamento. Fratelli d’Italia, con Giorgia Meloni, è stato attento a evidenziare le problematiche e le risposte. Un discorso nazionale e locale, non dimentichiamo che ci sono una serie di circoli nella nostra provincia che sono attivi e danno il primo contatto con le problematiche della cittadinanza, un punto di riferimento per la gente. L’obiettivo è capitalizzare il consenso e dare risposte che sono sicuramente diverse dalla prassi dell’ultimo decennio».

La parte difficile viene ora? «Il nostro obiettivo non è il consenso a tutti i costi, ma lavorare bene per il nostro Paese e il nostro territorio». Un terreno cruciale è quello economico: «Sono appena uscito da un confronto, il 28 novembre, dove c’erano diversi esponenti politici e rappresentanti di imprenditori. Le risposte sono state già date in questo primo periodo di governo. Per quanto riguarda il discorso energetico, sono stati prorogati gli sgravi. Sono stati eliminati gli oneri impropri delle bollette: qui pesavano per il 4%  nell’elettricità, per il 20% nel gas. Ed è stato aumentato l’intervento da parte del Governo per quanto riguarda le aziende gassivore ed energivore: un contributo passato dal 40 al 45% e dal 30 al 35%.  Non sono soluzioni da poco, è ovvio che se proseguisse l’emergenza, si devono dare ulteriori risposte ma questo è già stato preso in considerazione».  

Un altro tema chiave è quello della formazione: «Che non dev’essere spot, né sostegno o assistenzialismo, bensì con le aziende e che permetta di rientrare nel mondo del lavoro, con aggiornamenti continui. A Solbiate, quando ero sindaco, in collaborazione con Upel e Confapi avevo creato un matching tra chi andava a cercare e lavoro e gli imprenditori in cerca di personale qualificato. Si creava un volano per tutti gli attori di questa situazione e ci permetteva di risolvere il 10% dei casi, senza andare a sostituire i centri per l’impiego. Oggi purtroppo non è più così, si sono aumentati i contributi una tantum».

E la spina del cuneo fiscale? «Ogni riduzione di un punto costa 1,6 miliardi. Dobbiamo dare risposte e si è intervenuti in 3 punti, che cubano 4 miliardi e mezzo: oltre, in questo momento non si può andare». Il Pnrr: «Si è gestito non tenendo conto delle situazioni del nostro territorio. Si è pensato di delegare ai Comuni scelta e spesa, senza coinvolgere le associazioni di categoria che potevano dare input. Invece tra i Comuni si pensa a ripristinare situazioni con costi elevati e che non danno nulla: a Solbiate ad esempio la pesa pubblica».

Con un altro problema che grava, afferma Melis: «I costi delle materie prima sono aumentati, raddoppiati e qualcosina oltre. Così i progetti sono fermi e non si possono realizzare. Anche sull’aggregazione dei Comuni, se devo fare un progetto, è lungimiranza amministrativa non lavorare da soli bensì fare squadra. Io da sindaco avevo creato il distretto del commercio della Valle, con Solbiate capofila. O per la gestione dei rifiuti, in quel caso avevo chiesto a Marnate di diventarlo. Un obbligo per ridurre le spese dell’economia di scala».

Ma. Lu.


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