![Pronti, partenza, via: il gruppo "La Corsetta" in azione dal palaghiaccio al Sacro Monte ogni martedì e giovedì in pausa pranzo](https://www.varesenoi.it/typo3temp/pics/L_5a4cac9f68.jpeg "Pronti, partenza, via: il gruppo "La Corsetta" in azione dal palaghiaccio al Sacro Monte ogni martedì e giovedì in pausa pranzo")
Dopo la pesante sconfitta subita lo scorso week end in casa del Bergamo, i biancorossi del Rugby Varese si preparano per affrontare il Savona Rugby, che domani domenica 4 dicembre alle ore 14.30 affronterà il Rugby Varese presso l'"Aldo Levi" di Giubiano.
Ma prima dell'incontro siamo passati nella club house del Varese, dove abbiamo scambiato due chiacchiere con Stefano Malerba.
Ex giocatore e presidente del club, Stefano ha appeso gli scarpini al chiodo da tempo ma non è mai uscito dall'ambiente biancorosso, che lo stesso ex presidente considera la sua seconda casa come tanti altri nostalgici ed ex atleti del Rugby Varese.
Come tutti i primi pionieri del movimento ovale varesino, Stefano ha iniziato ad allenarsi a San Fermo, passando per Masnago fino all'attuale campo del Varese, che gode di un'ottima struttura, amplificata e ristrutturata negli anni, fino ad avere una tribuna coperta, una palestra ed una club house nuova e fornita di tutti i comfort.
«Per me il rugby è davvero una seconda casa. Giocarci va al di là dell'aspetto sportivo. E' un qualcosa in cui condividi amicizie e affetti: io ancora oggi frequento i miei ex compagni di squadra».
E ancora: «Non ho disputato tante partite, perché ero spesso squalificato, non ero tranquillo come giocatore! Ma la Varese giovanile era una squadra fantastica: arrivammo anche a giocarci gli ottavi di finale nazionali contro la Benetton. E poi la promozione in serie B...»
Ecco l'intervista completa di Stefano Sessarego:
Stefano Sessarego