Bobo e il mare, un'immagine che tanti portano nel cuore. Ma di Roberto Maroni - scomparso ieri a 67 anni - l'ex sindaco di Busto Luigi Rosa conserva anche il ricordo di un piccolo e intenso viaggio in barca. Avvenne con il grande amico Marco Sartori - venuto a mancare nel 2011, anche lui a novembre - e Gianmarco Mancini.
Era il 1998 e Maroni aveva preso un'imbarcazione. Destinazione Sicilia, ma c'era una tappa prima: l'isola dove l'ex ministro doveva partecipare a un matrimonio. «Allora Marco ed io siamo partiti per accompagnarlo - racconta Rosa - Appuntamento alla barriera di Gallarate per andare in Liguria a recuperare la barca. Mi ricordo che non mi ero neanche allacciato le scarpe, mi fermai a farlo e ruppi gli occhiali». Quanti aneddoti, risate, ma anche momenti seri e carichi di riflessione perché quelli non erano anni facili per chi aveva tanta passione per la politica e la Lega quanto capacità di spirito critico.
La barca, il mare, sono così: uniscono con una formula ancora più magica. All'inizio navigazione a motore - «poi il mattino abbiamo trovato una bellissima giornata e mi ricordo ancora il momento in cui abbiamo spento il motore e issato le vele». La pace, attorno a sé, una situazione da gustare insieme.
Poi Bobo si veste elegante per andare alla cerimonia. In giacca e cravatta scende dalla barca, i suoi amici lo raggiungeranno poi alla festa con abbigliamento decisamente sportivo e l'eco delle risate per la pasta preparata in barca, così scotta che si faceva fatica a mangiarla, mentre piaceva moltissimo ai pesci.
Ma poi un altro aneddoto. «Nel weekend c'era una manifestazione di Baltic e ci dicevano che c'era anche D'Alema. Abbiamo issato la bandiera della Padania sulla barca ed è arrivato l'elicottero dei carabinieri». Uno sguardo ai tre "mozzi" e al "capitano", che era niente meno che l'ex ministro dell'Interno, poi il velivolo si è allontanato.
Di quei pochi ma indimenticabili giorni, Rosa custodisce ogni momento. In queste ore, però, un amico gli ha riportato un'immagine che vuole condividere, perché ben raffigura Bobo Maroni: «Un aquilone che sta lontano da chi ha in mano il filo». Libero come l'aria, libero come l'acqua. Un uomo che non si fa condurre dove non vuole e che sa ridere e riflettere con gli amici, respirando il mare.