Territorio - 08 novembre 2022, 08:00

Cassano Magnago, piazzetta don Spina: l'incompiuta in attesa di risposta

Zona desertificata incastonata nel centro della città. Il movimento generato dalla farmacia, trasferita, azzerato. Rifiuti, insegne rotte, fioriere con piante rinsecchite

Piazzetta don Spina, a Cassano Magnago, continua a suscitare segnalazioni. Bastano poche parole con i passanti per sentire giudizi pesanti sullo stato, pessimo, dell’area e sulle sue potenzialità inespresse. «Non sono cassanese – racconta un giovane papà, appena scaricato il passeggino dall’auto, pronto a prendere per mano il figlio – ma qui vengo spesso. E basta guardare. Basta un’occhiata».Foto anche in fondo all'articolo.

Galleria: farmacia trasferita , insegna rotta e annerita. Panchine malandate, piante secche da un pezzo. Cestini della spazzatura rimossi, sopravvivono supporti per agganciare semplici sacchi della spazzatura. Immancabile (a Cassano come altrove) l’abbandono di rifiuti domestici là dove non si dovrebbero lasciare. È perfino sparita l’asta associata al divieto di accesso per i mezzi con altezza superiore ai 2,5 metri. Resiste, a pochi metri, il decoro del Centro anziani.

«È così – ammette l’assessore ai Lavori pubblici, Rocco Dabraio – l’asta la abbiamo trovata piegata. È stato necessario rimuoverla, era pericolante. Non sappiamo bene che cosa sia successo. Probabilmente qualche fenomeno, chiamiamolo così, ci si è appeso». In passato, il parcheggio adiacente la piazza è stato utilizzato, fra l'altro, per tenerci le carcasse delle auto abbandonate sul territorio. «Non solo – ammette Dabraio – lì stavano anche le motrici degli autotrasporatori». Si guarda al futuro. L’assessore: «Ristrutturazione di piazza San Giulio. Si parte da lì e ci si allarga. C’è un progetto anche su piazza don Spina. Ma il ragionamento è complesso, su viabilità e parcheggi».

A febbraio 2022, precedente Amministrazione comunale, si aprendeva che lì si pensava di mettere «…un “Cup” (Centro Unico di Prenotazione), il servizio che permette al cittadino di prenotare o disdire prestazioni sanitarie diagnostiche e visite mediche specialistiche. Mentre i più giovani prenotano utilizzando principalmente internet, per gli anziani (meno avvezzi alle nuove tecnologie) avere un Cup a Cassano vorrebbe dire non doversi più recare negli ospedali della zona».

«La proposta del Comune di Cassano Magnago – annunciava il primo cittadino, allora Nicola Poliseno - è di ampliare l’offerta, andando oltre il modello di erogazione servizi previsti per le strutture spoke, con la messa a disposizione di spazi comunali, reti di volontariato e di servizi comunali. Per questo è nostra intenzione proporre i locali della vecchia Farmacia in piazza Don Spina (la cui proprietà è Comunale). Sarebbe oltretutto a soli 5 metri di distanza dal Centro Diurno Anziani». 

Meno rifiuti, più servizi. Si guarda al futuro ma il presente è inguardabile.

Stefano Tosi