È uno dei viali più belli, che ha mantenuto la sua identità, ma la viabilità è una spina nel fianco. E da rimuovere al più presto, perché gli incidenti crescono in viale Lombardia.
L'avvocato Manuela Brazzelli Lualdi sta per lanciare una petizione per rivedere il quadro viabilistico. Si comincia male, all'inizio della strada considerando come riferimento viale Cadorna: uscire in auto da via Battisti o via Risorgimento è un terno al lotto, soprattutto attraversando diritto o a maggior ragione svoltando a sinistra. Le macchine sul viale arrivano spedite e in compenso la visibilità è scarsa causa posteggi. La soluzione a cui pensano gli ideatori della petizione è l'obbligo della svolta a destra, nonché togliere i parcheggi in prossimità dell'incrocio. Attenzione, però, l'idea non è quella di ridurre i posti auto, bensì ridistribuirli, aggiungendone altri dove oggi non ci sono e dove non procurerebbero alcun problema con la novità di circolazione sopra menzionata.
Già questo aiuterebbe non poco a eliminare i pericoli, e oltre che per gli automobilisti per i motociclisti e i ciclisti. Di giorno e di sera ulteriormente, perché uno dei problemi è il buio che grava sulla strada, con le importanti fronde degli alberi, nonostante le potature. «Dopo le sei di sera mi capita di vedere tanti ragazzini in giro in bici senza casco, con gli auricolari e soprattutto senza luci - assicura il legale - È follia. Sono i genitori che devono controllare che la bici dei loro figli sia ben visibile, è un obbligo da codice della strada». Problema condiviso con il resto della città, ma qui il contesto aggrava i rischi.
Certo è che viale Lombardia prosegue con la rotonda "sottiletta" per arrivare allo sbocco, pericolosissimo, con via Andrea Costa: qui ripartire dallo stop per svoltare a sinistra è un'impresa, anche per via della visibilità. Soluzione, in questo caso, non facile da mettere a fuoco.