Storie - 27 ottobre 2022, 11:18

Dal teatro ai libri: Valentina, la scrittrice che sa parlare ai bambini. «Penso a loro come se fossero persone. Per me scrivere è naturale»

Regista di teatro e insegnante di recitazione, la varesina è da poco tempo diventata anche autrice di racconti rivolti ai piccini. Tutto è iniziato durante il lockdown: «Avevo queste storie di cui non sapevo cosa fare, non potendole portare in scena. Le ho inviate alle case editrici, ed eccole qui». Già forte di due pubblicazioni, saranno fuori presto altre due storie

Valentina Maselli con i suoi primi due libri

Parlare ai bambini non è mai facile, soprattutto se a farlo deve essere una persona adulta. Per fortuna, c’è chi lo fa di lavoro, magari utilizzando i mezzi del teatro e dei libri per arrivare ai più piccini.

È il caso di Valentina Maselli, una varesina (anche se ora vive a Orino) che, dalla sua attività di teatrante con la compagnia Altre Tracce e insegnante di recitazione, è da poco sbarcata anche nelle librerie con i suoi racconti dedicati ai piccoli lettori.

«Molti dei miei spettacoli hanno come pubblico di riferimento quello dell’infanzia - inizia a raccontare Valentina - Io sono abituata a pensare ai bambini, lavorandoci quotidianamente da più di vent’anni, come persone. Nel teatro c’è questa classificazione del teatro per adulti e del teatro dei ragazzi e dei bambini, ma io preferisco la definizione francese tout le public: al bambino arrivano la storia e le immagini, ma io penso sempre di parlare a tutti».

Come è avvenuto questo passaggio dal palco scenico alle pagine dei libri? È avvenuto nel periodo della pandemia, quando l’isolamento forzato non ha comunque interrotto l’attività di Valentina: «Durante il lockdown, chiaramente, tutti i teatri erano chiusi, i teatranti erano a casa che non potevano lavorare. Io ho fatto una cosa che ho sempre fatto: scrivere per me è naturale, semplicemente prima le mie storie finivano tutte in teatro. È successo che ho scritto queste storie, solo che non sapevo cosa farmene non potendo metterle in scena».

E così, armata di pennarelli, fogli e lavagnette, le sue storie sono diventate prima dei piccoli video con la sua voce narrante in sottofondo. Video che hanno avuto una discreta fortuna, che ha convinto Valentina a tentare lo step successivo.

«Mi sono detta “Visto che piacciono così tanto, ci provo”, senza nessuna velleità. Le ho mandate alle case editrici e nel giro di pochissimo sono stata contattata da due di queste. E così sono diventati libri, con disegni di illustratrici vere».

Ed ecco quindi le sue storie diventate poi video materializzarsi in libri veri e propri. Il primo, uscito circa un anno fa è Le parole della neve. «È la storia di un paese in cui le persone gridano continuamente e le parole diventano sempre meno. I bambini cercano le parole leggere ma non le trovano. A un certo punto arriva la neve che copre di silenzio questa città, e qui le persone tornano a sentire le voci dei propri pensieri e dei propri sogni».

Di recentissima uscita, invece, Il paese senza paura, che racconta di un posto dove tutto ciò che fa paura è vietato. «Quando ho scritto la storia ho chiesto alle persone sui social di cosa avevano paura da bambini. L’emblema è diventato la paura di infilarsi il maglione per paura di perdersi dentro. Ne Il paese senza paura, infatti, non esistono maglioni morbidi, ma solo rigidi, così le persone non sono più in grado nemmeno di abbracciarsi. Ma i bambini sono curiosi, anche di ciò che fa paura, e incominciano a fare domande e scoprono tutto».

Presto le pubblicazioni raddoppieranno di numero, con l’uscita de La scarpa, una storia che parla degli infiniti punti di vista che si possono avere sulle cose, e Nina, la storia di una bambina che una mattina trova un mucchietto di polvere nera, di cui non riesce a liberarsi, che si illumina con le emozioni positive.

Proprio da quest’ultimo racconto, è stato tratto uno spettacolo teatrale premiato a In-Box Verde, un festival nazionale a cui partecipano compagnie da tutta Italia, e che impegnerà Altre Tracce con una tournée nazionale in partenza a novembre.

La scarpa sarà presentato l’11 novembre alla libreria Potere ai Bambini di via Robbioni a Varese. La presentazione di Nina, invece, sarà all’Ubik di Piazza del Podestà, sempre a Varese, il 3 dicembre.

«I protagonisti delle mie storie sono sempre persone - conclude Valentina - Ho una grande passione per gli esseri umani, penso che siamo fragili, incoerenti e a volte malvagi. Abbiamo un’abilità, che è creare bellezza: siamo gli esseri più creativi e allo stesso tempo più distruttivi. Io faccio un tifo pazzesco per la parte bella, e la indago».

Lorenzo D'Angelo