La qualità dell'acqua del fiume Bardello, nonostante il prelievo ipolimnico effettuato nel piano di risanamento del lago di Varese, resta stabile e non evidenzia peggioramenti.
A dirlo sono le analisi effettuate dalla Provincia di Varese commentate dal sindaco di Besozzo Gianluca Coghetto, uno dei cinque Comuni attraversati dal Bardello e capofila del Contratto di Fiume. Oltre a Besozzo, il corso d'acqua che collega il lago di Varese con il lago Maggiore, tocca anche i paesi di Bardello, Cocquio Trevisago, Gavirate e Brebbia.
«Dalle analisi emerge che la qualità dell'acqua del fiume non è peggiorata nonostante il prelievo ipolimnico effettuato nel lago di Varese» sottolinea Coghetto.
Il problema del fiume Bardello è rappresentato oggi dalla presenza sempre in crescita e difficilmente contenibile di specie esotiche invasive che compromettono l'equilibrio e l'habitat dell'area.
Alla ormai nota e famigerata Ludwigia si è aggiunta un'altra pianta acquatica altrettanto pericolosa il Poligono del Giappone.
«Sempre dalle analisi effettuate dalla Provincia è emersa l'inutilità di cercare di estirpare la Ludwigia - prosegue il sindaco di Besozzo - occorre conviverci e contenerla con interventi puntuali di manutenzione periodica. Stessa cosa per il Poligono del Giappone che oggi è presente in maniera meno importante, ma che è una specie altrettanto invasiva che purtroppo ha attecchito in vari punti del Bardello».