Bene l'unione dei sindaci per l'Olona, ma ora deve avvenire anche nei fatti. Lo scrivono con una proposta per una rapida risposta alle segnalazioni Amici dell'Olona, Legambiente, Busto Verde Valle Olona.
«La pronta e spontanea adesione di nove Sindaci alla mozione approvata all'unanimità dal consiglio comunale sulla tutela dell'Olona è significativa del crescente interesse per l'Olona ed ha generato speranze e aspettative - esordisce la lettera - Ora il sindaco di Legnano ha convocato i sindaci dei Comuni dell'Olona a una prima riunione un confronto, che è auspicabile consenta di passare dalle buone intenzioni ad azioni di tutela del fiume. Innanzitutto è necessario che si costituisca, nella forma più opportuna, un organismo di coordinamento stabile tra i sindaci, quale presupposto per un'effettiva loro operatività».
Prima missione, «predisporre misure per assicurare un'adeguata sorveglianza della qualità delle acque dell'Olona». Come fare? Secondo gli autori della lettera, non è possibile farlo con l'Arpa «a causa non solo della insufficienza di attrezzature e di personale, ma anche per i limiti derivanti dalla regolamentazione del suo operato nelle situazioni d'emergenza». Anche i Carabinieri Forestali «devono occuparsi di un territorio molto vasto».
L'Olona è spesso nel mirino e non sempre l'inquinamento è avvertibile dai cittadini. Se avvengono stragi dei pesci o cambi di colorazioni e schiuma, come pure odori molesti. Fondamentale è la tempestività.
«Per queste ragioni ci aspettiamo che l'auspicato coordinamento dei sindaci organizzi un servizio di prima risposta che preveda la pronta reperibilità di un funzionario, o meglio di un agente di Polizia Locale, suddividendo in modo equo gli oneri, anche economici, conseguenti - scrivono - Questo responsabile del pronto intervento potrebbe non solo attivare la catena di segnalazioni per fare intervenire Arpa, ma soprattutto verbalizzare quanto accade e quanto ha constatato, raccogliere campioni dell'acqua inquinata e delimitare la zona interessata». Si possono coinvolgere, in modo organizzato, anche volontari. Poi si può individuare «un ufficio all'interno delle amministrazioni comunali, che si faccia carico dei vari adempimenti formali e dalla raccolta di dati e di documenti sugli episodi di inquinamento e sulle materie prime utilizzate dalle attività produttive del bacino dell'Olona».
Ancora, «il coordinamento dei Sindaci dovrebbe fare pesare l'importanza della comunità dell'Olona da loro rappresentata nei confronti della Regione. di Arpa e dell'Arma dei Carabinieri per richiedere misure che assicurino rapidi ed efficaci indagini da parte di Arpa e dei Carabinieri Forestali». Ad esempio, utili potrebbero essere dei sensori della qualità dell'acqua in continuo funzionamento. Si chiede prossimamente «e prima della campagna elettorale regionale, un convegno sull'inquinamento del fiume e sui possibili rimedi, invitando anche la Regione, laCittà Metropolitana e la Provincia di Varese».
Preziosa anche »una campagna di sensibilizzazione sulla tutela del fiume anche per promuovere e favorire la collaborazione dei cittadini nella vigilanza - conclude la lettera - Queste aspettative non sono di semplice e banale attuazione, ma se i sindaci saranno collaborativi e determinati sicuramente non deluderanno chi ha a cuore il nostro fiume».