Il sipario si chiude, la magia è ancora nell'aria al Teatro Sociale "Delia Cajelli". Anzi, l'anima di Olga, quella ha lottato, voluto e potuto, come suggerisce il libro di scena stasera assieme a tanto protagonisti della fondatrice di Acof a Busto Arsizio. E tanto amato, la sua famiglia, i suoi studenti, coloro che hanno partecipato allo straordinario cammino di Olga Fiorini, scomparsa a 95 anni lo scorso aprile.
Sul palco Marco Linari, autore del libro "Volere è potere" edito da Macchione, e Samantha Santamaria e tante persone a partire dai nipoti adorati, Mauro e Cinzia Ghisellini, accompagnati dalla band dei docenti. Insieme si è entrati nel mondo di Olga, che è diventato quello di coloro che credono nel suo ideale formativo, nella sua visione di impresa e di futuro. Proprio Mauro ha raccontato l'orgoglio «nel presentare una scuola in costante crescita che ormai conta 15 moderne strutture e 3.500 alunni», come pure di «un libro che riassume tutte le nostre sfide, ma anche di celebrare una serata in cui i protagonisti siamo noi di Acof compresi gli studenti e i docenti che si occuperanno di animazione e musica, a testimonianza di una realtà vivace e piena di talenti». E Cinzia: «Per noi è una grande felicità condividere questa storia. Lei avrebbe voluto vederci guardare sempre avanti e noi siamo qui proprio per rinnovare la missione che era cominciata tanti decenni fa proprio con lei e con il suo coraggio».
Non una commemorazione, ma una festa.
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Olga che parte tra i sacrifici, gli ostacoli, ma sente che i suoi progetti sono guidati «per aiutare i giovani a trovare la strada nel mondo... Li amo».
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'Sul palco per il Comune la presidente del consiglio Laura Rogora, l'assessore Daniela Cerana e il sindaco Emanuele Antonelli, che ha ricordato anche la benemerenza di Olga Fiorini e ha tenuto un discorso rivolgendosi poi ai ragazzi.
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Tra volere e potere, c'è un mare anche in tempesta. Ecco l'appassionato intervento di Patrizia Corbo, presidente del Piccolo Principe.
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Di Olga parla anche il mondo delle imprese con riconoscenza e fierezza, affrontando le problematiche del mondo del lavoro. Come con Elvio Mauri, direttore di Fondimpresa.
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E Silvia Pagani, direttore di Confindustria Varese, che ha ribadito l'importanza di collaborare strettamente con le scuole «per dare le giuste competenze alle nostre imprese».
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Del resto, ha detto Roberto Grassi, presidente di Confindustria Varese: «La signora Olga è stata una persona incredibile ma soprattutto una grande imprenditrice».
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Sul palco sfilano i videomessaggi di personaggi come Antonella Clerici e Alfonso Dolce o Alberto Pellai. Sale Marilena Lualdi, direttore dell'Informazioneonline, che nella sua prefazione al libro - La stoffa dell'amore - ha ribadito l'importanza di un altro elemento, l'amore appunto.
E poi Luca Galli, presidente del Sociale Cajelli, che ha insistito sul valore della visione che Olga Fiorini aveva.
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L'europarlamentare Isabella Tovaglieri, che si è soffermata sui giovani e la politica.
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La fede è un cardine per Olga, ecco allora l'intervento di don Alberto Ravagnani.
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Il tutto scandito dagli studenti, con le sfilate, il canto, le esibizioni sportive e l'affetto che mentre si chiude il sipario, continua a scorrere. La signora Olga saluta sullo sfondo, ma in realtà è qui, sempre protagonista nei cuori, nelle azioni, nelle sfide.
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