Nelle feste delle associazioni spesso si invita a fare offerte per sostenere lo spontaneo e assiduo lavoro a favore degli altri: certo, sono importanti anche per i Volontari del Sollievo. Il gruppo di Busto Arsizio, dedicato a Padre Pio, trasporta persone malate e disabili verso ambulatori e luoghi di cura e ha un altro problema che lo tormenta: mancano autisti, tant'è che alcune auto si sono dovute fermare.
Un cruccio per l'associazione, che è un punto di riferimento a Busto Arsizio. Cruccio che ieri ha scandito anche la festa dei Volontari del Sollievo: se la loro sede è Borsano, il momento di festa è stato a San Michele e la messa è stata celebrata da don Alberto Ravagnani. In chiesa, un primo discorso del presidente Luigi Pinciroli, che ha riassunto i principali dati: sette vetture, di cui quattro attrezzate per le carrozzine, 15 volontari addetti al trasporto e 20 interventi al giorno. Solo che gli autisti, prima, erano oltre 30.
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«Per facilitare abbiamo realizzato punti base, oltre che in centro, a Madonna Regina e al Don Paolo» ha spiegato il presidente. Poi, durante il momento conviviale nella sala accanto ha consegnato gli attestati, segno di ringraziamento, ai volontari Vincenzo De Stefano, Giovanni Baroli e Angelo Colombo, oltre ai benefattori Giovanna e Bruno Denna.
Ci vorrebbero altre persone come loro, pronti ad assicurare un supporto economico come pure braccia e tempo. Un servizio fondamentale e silenzioso, quello dei Volontari del sollievo, che chiede solo di proseguire per dare risposta a un grande bisogno di questa epoca.
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