Il caro bollette colpisce anche le case di riposo, realtà fondamentali per il benessere dei nostri anziani, di cui però in pochi si occupano.
Un grido di allarme arriva da Anna Maria Binda presidente della Fondazione Ronzoni di Besozzo che sui social si fa portavoce delle preoccupazioni.
«Si apre per noi un periodo pieno di incognite ed imprevisti poiché stanno per arrivare l’autunno e l’inverno - spiega la presidente - il caro bollette sta mettendo a dura prova e seriamente a rischio le case di riposo, dimenticate purtroppo dalla politica».
Una situazione che ovviamente preoccupa e che accomuna coloro che reggono e gestiscono le case di riposo.
«Le proiezioni di spesa sono gravi per i costi di luce e gas in continuo aumento - prosegue Binda - l’impegno finanziario non sarà di poco conto, pertanto si cercherà di limitare le spese “superflue” salvaguardando sempre il benessere degli ospiti».
I problemi nelle case di riposo sono molto concreti e riguardano la quotidianità degli anziani.
«Mi riferisco, per esempio, all’acquisto di sedie doccia necessarie all’igiene personale per una spesa preventiva di circa 4.000 euro - continua la presidente della Ronzoni - come mi diceva la mia nonna “se non bussi, nessuno ti apre”».
L'appello è rivolto a tutti i cittadini di buon cuore e ai besozzesi, perché la casa di riposo è un bene di tutto il paese.
«Eccomi, allora, a bussare al cuore generoso di chi vorrà dare, confidando che avremo delle risposte, come già avvenuto in passato - conclude Binda - non dimentichiamoci di questo patrimonio prezioso che sono i nostri ospiti, scrigno di una storia trascorsa sulla quale si fonda il nostro presente, proiettandolo verso il futuro. Grazie».