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Storie | 23 settembre 2022, 10:53

Portoceresino doc e asso del baseball per non vedenti: Gaetano è ancora l’MVP. «La mia forza? Non pormi limiti e provarci sempre»

È nato e vive a Porto Ceresio, ed è stato nominato, ancora una volta, miglior giocatore d’Italia. Rimasto cieco nel 2015, Gaetano Casale ha ritrovato la voglia di vivere grazie all’attività sportiva: quattro campionati nazionali e una trentina di premi individuali vinti sul diamante. «Sport adatto a noi, ci dà tanta autonomia e libertà di esprimerci»

Gaetano Casale, portoceresino interbase dei Patrini di Malnate

Gaetano Casale, portoceresino interbase dei Patrini di Malnate

Un palmarès degno di un campione: quattro scudetti e una trentina di premi individuali nazionali e internazionali, dal 2016 a oggi. Non è rimasta per niente vuota la bacheca di Gaetano Casale, cinquantenne portoceresino doc, asso del baseball. Manca da aggiungere un importante particolare: è non vedente.

Gaetano ha perso la vista da un occhio quando aveva solo 12 anni. Poi, il 23 febbraio 2015, al termine di una normale giornata di lavoro (era un marmista), si è ritrovato improvvisamente del tutto cieco.

«Da lì è cambiata la mia vita, è stata una cosa inaspettata - ricorda bene Gaetano - È seguito un anno di depressione, mi sono ritrovato in un mondo completamente diverso. Dopo un anno, grazie alla mia tenacia e alla mia famiglia, mi sono tirato fuori da questo periodo».

Nel 2016, infatti, Gaetano ha conosciuto l’associazione Ciechi Sportivi Varesini, e da lì ha iniziato a cimentarsi in vari sport, che pratica tuttora: sci, pattinaggio, canottaggio e, appunto, il baseball, in cui gioca nel ruolo di interbase.

«Il baseball è adatto a noi. Conosco ragazzi che avevano paura anche solo a camminare, questo sport aiuta ad avere tanta autonomia, ci dà la libertà di esprimerci al meglio delle nostre qualità».

Gaetano gioca nei Patrini di Malnate, squadra con cui ha vinto il campionato nazionale nel 2016, nel 2017 e nel 2018. Dopo una stagione a Milano (culminata anch’essa con lo scudetto, nel 2019), è tornato ai Patrini, con cui si appresta a giocare la semifinale del campionato.

Ma nel frattempo, la sua bacheca si è arricchita di altri due riconoscimenti: Gaetano è stato infatti nominato, ancora una volta, miglior giocatore e miglior battitore della stagione regolare.

«A livello individuale ho vinto una trentina di premi, alcuni anche internazionali, vinti a Cuba, in Germania, in Francia».

Ma se gli si chiede se si reputa il miglior giocatore d’Italia, Gaetano rimane modesto: «Non lo so, di sicuro uno dei migliori. Il livello negli ultimi anni si è alzato tanto».

Gaetano si autodefinisce un ottimo motivatore, che, insieme al lavoro di un fantastico team di coach e assistenti, riesce a tirare fuori sempre il massimo da sé stesso e compagni di squadra.

«L’importante è non mollare mai - conclude Gaetano - La mia forza è stata di non pormi limiti e di cercare sempre di provarci. È quello che dico sempre a tutti: l’importante è provarci, sempre».

Lorenzo D'Angelo

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