Varese è la quarta città più cara della Lombardia, in termini di spesa aggiuntiva annua.
Con l’inflazione che nella nostra città è arrivata all’8,1% ad agosto, il rincaro annuo sostenuto mediamente da ogni famiglia della Città Giardino è di 2136 euro, meno di Mantova (2241), Milano (2226) e Brescia (2189), ma più del resto dei capoluoghi lombardi.
Lo dicono i dati sull’inflazione raccolti da Istat e rielaborati dall’Unione Nazionale Consumatori. Se è vero che Varese resta sotto la media italiana dell’inflazione ad agosto (8,1 contro 8,4), vero è anche che il rincaro annuo la pone ben sopra la media nazionale, che è di 1826 euro. E il nostro capoluogo risulta ben più problematico per le tasche dei propri cittadini anche rispetto a grandi città come Venezia, Palermo, Firenze, Genova, Roma, Torino, Cagliari e Bari.
Nello specifico invece del paniere cibo e bevande, luce e gas, i dati Istat specificano come tali costi siano aumentati a Varese del 77,6%, percentuale che la piazza al 37esimo posto tra le province italiane.
In testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care Bolzano, dove l'inflazione annua, pari a +10,5%, la più alta d'Italia, ex aequo con Catania, si traduce nella maggior spesa aggiuntiva annua equivalente, in media, a 2791 euro. Al secondo posto Trento, dove il rialzo dei prezzi del 10,2%, la terza maggiore inflazione, determina un incremento di spesa pari a 2669 euro per una famiglia media. Sul gradino più basso del podio Bologna, prima per il Centro, dove il +9,5% genera una spesa supplementare pari a 2370 euro annui per una famiglia tipo. Al quarto posto Ravenna (+9,7%, +2344 euro), poi Verona (+9,7%, 2258 euro), Milano che, pur avendo un'inflazione più bassa della media nazionale, si colloca in sesta posizione con +2226 euro, Brescia (+8,3%, 2189 euro), Perugia (+9,3%, +2137 euro) e Padova (+9,1%, +2118 euro). Chiude la top ten Modena, +8,7%, pari a 2102 euro.
Catania, è prima per inflazione in Italia e prima tra le città del Sud come mazzata annua, in 11° posizione con 2085 euro.
La città più virtuosa è Campobasso, con un'inflazione del 7,5% e una spesa aggiuntiva per una famiglia tipo pari a "solo" 1373 euro. Segue Catanzaro (+7,5%, +1401 euro) e Reggio Calabria (+7,6%, +1419 euro).
In testa alla classifica delle regioni più "costose", con un'inflazione annua a +10,2%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 2650 euro su base annua. Segue il Veneto, dove la crescita dei prezzi del 9% implica un'impennata del costo della vita pari a 2060 euro, terza l'Umbria, +9,1%, con un rincaro annuo di 2056 euro.
La Lombardia è quinta, con una media di 2027 euro.
La regione più risparmiosa è il Molise, +7,5%, pari a 1373 euro, seguita dalla Puglia (+8,6%, +1392 euro). Medaglia di Bronzo per la Calabria (+8,1%, +1482 euro).