Territorio - 14 settembre 2022, 12:26

Cardano al Campo: il neoassessore Franco Colombo all’opera

Priorità per Lavori pubblici e Urbanistica, “cardanesità” e clima politico: il nuovo esponente di Giunta ha le idee chiare

L'assessore ai Lavori pubblici e all'Urbanistica di Cardano, Franco Colombo

Franco Colombo, 49 anni, imprenditore nel settore dei servizi e del metalmeccanico è fresco di nomina. Sarà assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica a Cardano al Campo. Succede allo scomparso Vito Rosiello. «Un’eredità che sento – ammette il nuovo esponente di Giunta – soprattutto per le qualità della persona. Ma anche per la progettualità che ha lasciato. Ringrazio il sindaco per la fiducia che mi ha accordato».

Il neo assessore ha preso contatto con il personale, ricavando un’ottima impressione. E verificando “sul campo” un punto su cui lavorare: «Negli uffici ci sono professionalità notevoli. E anche tanta passione. I dipendenti vanno supportati nello sviluppo di progetti e attività. Certo, occorrerebbe potenziare l’organico, strada che si è già iniziato a percorrere. Il mio ruolo, chiamiamolo manageriale, deve essere innanzitutto quello di fare lavorare bene gli uffici».

Priorità, oltre l’ordinaria amministrazione, individuate in alcune macroaree: «Decoro urbano. Ha a che fare con la qualità della vita dei cittadini, deve essere necessariamente fra i punti principali della nostra agenda. Scuole e spazi dedicati allo sport. La pandemia, con le sue conseguenze pratiche e psicologiche, ha evidenziato quanto bisogno ci sia di lavorare sui luoghi frequentati da bambini e ragazzi. E poi urbanistica, un ufficio comunale che deve essere sempre più al servizio dei cittadini, assistere. Le professionalità, ripeto, sono alte ma i carichi di lavoro risultano pesanti, basti pensare all’impegno aggiuntivo richiesto dalla ricerca dei fondi Pnrr. Ci sono concorsi aperti. Si tenga presente che, se il Comune fa bene in questo ambito, si innescano anche dinamiche economiche positive. Poi c’è tutto il tema della rigenerazione. In generale, si rilancia l’impegno che già c’era nell’attività amministrativa».

Ecco, l’Amministrazione. La nomina di Colombo qualche critica l’ha suscitata. Su due temi principali, due “mancate appartenenze”: il nuovo assessore non è di Cardano e non è della Lega. «Per quanto riguarda la questione politica, posso dire che sto riscontrando un clima costruttivo e operoso. Non avrei accettato l’incarico se questo avesse creato un disagio. Credo che si debba badare al bene dei cittadini più che al manuale Cencelli». E il fatto di non essere un residente? «Ne ho sentiti, di errori, in questi giorni. Approfitto dell’occasione: non abito più a Somma Lombardo ma, da dieci anni, a Busto Arsizio. Cardano, per me, è un Comune importante. A partire dal ruolo che ho ricoperto nell’azienda speciale. Lo ammetto, mi è costato lasciare la presidenza: quella realtà mi ha dato soddisfazioni. Vado avanti: nuovo incarico, stesso impegno. E poi, diciamolo, trovo anacronistico ragionare su parametri come “cardanese sì” “cardanese no”. Sono stato presidente di Confapi Varese, presidente di Prealpi Gas, consigliere comunale a Somma, vicepresidente e direttore generale di Spes… Al di là del curriculum, dovrei essere giudicato per quanto faccio, senza pregiudizi». Dunque? «Dunque mi metto all’opera. Ci sarà modo di confrontarsi, penso costruttivamente, anche con chi ha sollevato critiche».

Stefano Tosi