"Preservativo sì o no?”: saremo anche sulla spiaggia di Issos a Corfù, dove la Grecia ti accoglie con la sua rude semplicità, ma i turisti italiani e lombardi, anche provenienti dal Varesotto, sorridono amari (eufemismo) quando da un altoparlante gli animatori di un famoso gruppo vacanze si rivolgono a centinaia di giovani dai 16 ai 25 anni provenienti da tutta la Penisola per alcuni giochi, si fa per dire, intelligenti.
I ragazzi arrivano da ogni regione per divertirsi e stare assieme verso alcune mete che l’associazione organizzatrice propone in tutta Europa: non hanno certo bisogno di “spintarelle” per dare il la al divertimento, eppure la benzina è servita sul fuoco. Mischiati e poi seduti sulla spiaggia in due lunghe file, una di fronte all’altra - “I maschi in una fila, le femmine nell’altra: per fare conoscenza date la risposta alle nostre domanda a chi vi trovate di fronte” - parte il gioco di gruppo con uno “sfondo” inconfondibile e ben poco sociale.
“Allora ragazzi, rispondete alla persona che avete davanti: preservativo oppure no?. Forza ragazzi: preservativo sì o no?”. Manca solo un “così sarà più facile” che arriva, sotto forma di un’altra domanda, poco dopo. “E ora - proseguono gli animatori - dite stanza e struttura dove alloggiate nell’orecchio del vostro amico e della vostra amica davanti a voi. Tre, due, uno... via”. Quanto si inizia scavare, difficile toccare il fondo.
E così ecco la nuova domandona “intelligente” sparata dagli animatori dotati di microfono e casse, naturalmente con l’unico fine di fare un “innocente” conoscenza: “Le misure contano? Avanti, ragazze, iniziate a rispondere voi”. E poi, ca va sans dire: “Altra domanda, attenzione: vi depilate? Asthag hoilculopeloso” (testuale). Chi non se l’è mai chiesto, a quell’età.
Lo spettacolo altamente “istruttivo” era iniziato così: “E ora le ragazze provino ad accavallare prima la gamba destra e poi quella sinistra” (il solito animatore con ambizione di capo branco). “Vabbè, sarete brave in altro...” il commento che arriva dallo stesso di lì a poco e accolto da un penoso e imbarazzato silenzio generale.
Proprio un bel divertimento, non c’è che dire.