Adeguarsi ad altri Paesi europei, dove le persone in carcere possono fare una telefonata. Non quei pochi minuti concessi dalle attuali norme. E una telefonata può salvare una vita. Ne è certo don David Maria Riboldi, che ha mandato un video appello al ministro Marta Cartabia. Ministro che aveva già visitato il carcere di Busto.
Ma è un problema che riguarda tutto il Paese e su cui il cappellano fa un pressing via social. Rivolgendosi oltre che al ministro Cartabia, al dottor Renoldi, Capo del Dipartimento dell’amministrazione delle carceri.
Obiettivo: concedere il telefono nelle celle, come in Europa. Una tematica importante, a maggior ragione dopo l'emergenza Covid che ha reso più complicata la situazione. «Nelle carceri italiane si sono tolte la vita 47 persone, in questo 2022 - spiega don David - La solitudine, l’abbandono, la disperazione… urgono alla nostra coscienza risposte concrete. Non facili denunce, ma proposte per arginare l’oscurità, che troppo agilmente prende il sopravvento nelle persone recluse. Ministra la supplico: il telefono in cella, senza limiti di orari, era già una delle proposte della commissione Ruotolo, dello scorso dicembre... Ministra Cartabia, non passerà un altro Kayròs (un tempo opportuno): se non lei, chi? Se non ora, quando?».
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