“Buongiorno. Parcheggio da anni tutti i giorni in Via Cimone. Ultimamente la situazione sta degradando tantissimo. Innanzitutto ci sono buche enormi e si rischia, anche andando piano, di danneggiare la propria auto. Secondo, spesso le macchinette non funzionano al 100% e si perde tantissimo tempo in corda. Terzo, il cartello "parcheggio disabili" all'ingresso è stato inglobato nelle piante circostanti e nessuno ci fa più caso; già nessuno se ne cura e parcheggiano anche i non disabili, adesso che è coperto se ne approfittano anche di più. Quarto, il passaggio pedonale che costeggia il cantiere di Piazzale Kennedy a parte essere infestato da ratti giganteschi adesso ha tutta la vegetazione che sta prendendo piede e si fa fatica a passare; aggiungo anche che la gente passa in bici e che quindi basterebbe anche solo un "panettone" che ne limiti l’accesso”.
Questo il testo della segnalazione che ci è arrivata da una lettrice settimana scorsa. Si parla del parcheggio di via Cimone, un tiro di schioppo da piazzale Kennedy, sospeso tra il quartiere di Giubiano e l’inizio di via Monte Santo, che porta verso Belforte. Siamo a due passi dal centro.
Un parcheggio strategico, per mille e una ragione, tutto sommato conveniente anche per i pendolari vista la tariffa giornaliera a 2 euro. Siamo andati a controllare se le condizioni descritte nella segnalazione corrispondessero al vero. E la risposta è, purtroppo, affermativa.
Ciò che salta subito all’occhio senza bisogno di essere frequentatori abituali del parcheggio sono le buche. Definirle “enormi” è un eufemismo: sono delle voragini. Come si può ben osservare dal materiale fotografico che alleghiamo, la sconnessione anomala del terreno terroso diventa un problema serio soprattutto in corrispondenza della “rampetta” di uscita, che nel caso di specie è separata dall’entrata.
In questi pochi metri di leggerissima discesa vi sono solchi che sconsigliano letteralmente il passaggio delle auto: il rischio è che se ci si mette dentro una ruota, si possa rimanere bloccati, oltre a danneggiare ruota stessa e sospensioni. Con la nostra macchina, onde evitare una visita precoce dall’amico meccanico, abbiamo preferito uscire contromano, ovvero dall’entrata.
Da confermare senza dubbio anche la parte della denuncia relativa alla vegetazione, mancante di manutenzione e quindi lussureggiante a tal punto da coprire diversi cartelli, compreso quello che indica il posto destinato ai diversamente abili.