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Basket | 22 giugno 2022, 11:27

Operazione Varese-Pelligra, altri dettagli: 2 milioni subito, 45% delle quote, il Consorzio rimane

L'intesa tra Luis Scola e gli investitori australiani è stata presentata ieri sera al cda biancorosso: domani sarà il turno dei consorziati. Il primo passaggio formale sarà un aumento di capitale, che porterà Scola e gli aussie ad avere quote paritetiche, con il rimanete 10% diviso tra Varese Nel Cuore e BSN. Il budget, la questione palazzetto, lo stadio: nell'articolo tutti gli approfondimenti. Venerdì la presentazione ufficiale

Operazione Varese-Pelligra, altri dettagli: 2 milioni subito, 45% delle quote, il Consorzio rimane

Come spiegato da VareseNoi questa mattina (LEGGI QUI l’articolo con la notizia e la presentazione dei nuovi investitori), la Pallacanestro Varese sarà anche australiana.

L’intesa con Pelligra Group, che fa capo oggi a Ross Pelligra, terza generazione della famiglia di imprenditori immobiliari con origini siciliane (precisamente da Solarino) è stata trovata, tanto che i documenti relativi all’accordo sono stati presentati ieri sera ai membri del consiglio di amministrazione della società biancorossa

Nuovi dettagli stanno emergendo in queste ore a comporre con precisione il mosaico della situazione e dei destini del sodalizio prealpino. Domani sono in programma un altro consiglio di amministrazione seguito da una convocazione dei consorziati: i due appuntamenti saranno propedeutici ai passaggi formali. Che prevedono questo: l’entrata degli investitori australiani, attraverso un aumento immediato di capitale, nel 45% delle quote di Pallacanestro Varese. L’aumento non verrà evidentemente sottoscritto da Varese Nel Cuore, che resterà in possesso del 5% delle quote, mentre Luis Scola scenderà dall’attuale 51% al 45%.

Questa dunque la composizione della nuova compagine proprietaria: Scola 45%, Pelligra 45%, Varese Nel Cuore 5% e Il Basket Siamo Noi 5%. Nuova, di conseguenza, anche la composizione dello stesso consiglio di amministrazione: l’amministratore delegato argentino sceglierà due consiglieri, il gruppo australiano ne nominerà altrettanti.

Il passaggio su Varese Nel Cuore non è di poco conto: è chiara l’intenzione di far rimanere il club anche varesino. E il consorzio - che ha posseduto la società per undici anni, ha ereditato debiti, ha fatto i conti con una prima parte di gestione (vedi i famosi “Indimenticabili”) completamente sopra le righe, faticando con abnegazione nelle stagioni successive a tenere in vita la Pallacanestro Varese e a diluire (almeno) gli stessi debiti - è proprio (insieme al BSN) quella “varesinità” che non può non comparire nell’organigramma.

Capitolo economico. Nell’accordo è espressamente previsto che Pelligra Group verserà subito 2 milioni di euro nelle casse biancorosse, in virtù dell’aumento di capitale, con l’impegno a erogare nuovi contributi - stavolta sotto forma di sponsorizzazione - per i successivi 4 anni. Quanto? L’indicazione dei due milioni a stagione anticipata da VareseNoi (LEGGI QUI) non trova né conferme, né smentite ufficiali per il momento, ma alcune fonti societarie la danno come più che verosimile, suggerendo che potrebbe pure essere negoziata, in futuro, al rialzo.

Attenzione: i nuovi introiti avranno almeno inizialmente una destinazione ben precisa, il rafforzamento della struttura organizzativa societaria, a partire dal marketing, e l’indispensabile e definitivo ripianamento del debito. Poi, certamente, ci sarà anche un immediato aumento del budget a disposizione del mercato, non tale, oggi come oggi, da modificare radicalmente le possibilità prealpine e di certo oggi non ancora quantificabile con esattezza.

Pelligra, come già scritto, è interessato in primo luogo alla gestione del Lino Oldrini: gli investimenti in edilizia sportiva saranno un extra rispetto ai numeri sopra trattati. La questione però è centrale: quali saranno i margini di manovra degli australiani? Qui entrano in gioco il Comune di Varese, assolutamente benevolo verso i nuovi arrivati e verso le loro prospettive, ma anche le leggi della Repubblica Italiana. Varie ipotesi sono in discussione.

Pelligra potrebbe inserirsi nel progetto di rigenerazione e completamento del palazzetto già in essere e solo per una parte finanziato. Ma l’Enerxenia Arena è un bene pubblico e come tale ogni intervento sullo stesso è soggetto a procedure amministrative. L’operazione conserverebbe un’alea incompatibile con la volontà investitrice.

Piano B: e se il Comune “vendesse” il palazzetto agli stessi australiani, lasciandoli così poi liberi di agire a piacimento? La cifra incassata dalla pubblica amministrazione potrebbe poi essere investita su altre opere pubbliche funzionali alla città.

Al gruppo immobiliare aussie, tuttavia, non interessa solo l’arena del basket. Di recente è uscito allo scoperto per l’acquisizione del Calcio Catania, con espresse mire sullo stadio. Il medesimo scenario a Varese: Pelligra vuole un “nuovo” Franco Ossola e avrebbe intenzione di usufruire della cosiddetta “legge stadi” che va a semplificare le procedure per chi intende investire. Sì, ma sarà davvero l’attuale Città di Varese a beneficiare del possibile impianto? Ieri il sindaco Davide Galimberti è andato a Firenze, nella sede della Lega Pro… (LEGGI QUI).

Sia quel che sia, almeno sulla parte cestistica manca poco: venerdì il progetto verrà presentato nella sua completezza.

Fabio Gandini


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