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Varese | 15 giugno 2022, 11:58

Balneazione del Lago di Varese, le perplessità dei Verdi: «Scarsa attenzione per la biodiversità»

Nei prossimi fine settimana Europa Verde sarà presente in diversi luoghi della città per presentare alla popolazione il “Manifesto per il lago di Varese” e per confrontarsi sulle tematiche ambientali del territorio. Ecco cosa si chiede riguardo al progetto sperimentale di balneazione del Lago

Lago di Varese al tramonto

Lago di Varese al tramonto

«Vogliamo innanzitutto esprimere il nostro apprezzamento per gli sforzi fin qui profusi e per i risultati ottenuti in merito al progetto di risanamento del Lago di Varese, soprattutto relativamente alla qualità delle acque che ne consente la balneabilità. Riscontriamo tuttavia una scarsa attenzione per la biodiversità e per gli habitat del Lago»: si apre così la nota di Verdi - Europa Verde della Città di Varese. Tra l'altro, nei prossimi fine settimana Europa Verde sarà presente in diversi luoghi della città per presentare alla popolazione il “Manifesto per il lago di Varese” e per confrontarsi sulle tematiche ambientali del territorio «che oggi più che mai rappresentano un'urgenza per il nostro futuro e per quello delle nuove generazioni».

Il comunicato prosegue: «Ci sono evidenti segni di sofferenza della fauna e della flora autoctona, minacciata dall’attività umana, dalle variazioni climatiche e dall’invasione di specie esotiche. Questa scarsa attenzione contrasta con lo stato del lago e delle aree umide circostanti (Palude Brabbia, Lagozza di Biandronno, Lago di Comabbio), che sono inserite nella rete Natura 2000, il sistema di protezione dell’ambiente naturale dell’Unione Europea, sviluppato con la partecipazione degli stati membri e delle amministrazioni regionali e locali.

L’importanza ecologica del lago e delle sue sponde è amplificata anche dal fatto di essere uno degli elementi portanti del TIB, il principale corridoio ecologico di connessione tra le Alpi e gli Appennini, realizzato grazie alla collaborazione tra le amministrazioni locali e le associazioni ambientaliste».

Cosa comporterebbe, secondo i Verdi, la balneazione del Lago? Ecco la tesi: «In questi giorni viene posta particolare enfasi sul progetto di balneazione nel Lago, presentato come sperimentale per l’estate 2022 ed accompagnato da un monitoraggio non meglio specificato. Questa situazione genera notevole preoccupazione perché riteniamo che la balneazione ed il conseguente aumento della frequentazione rivierasca potrebbero causare una fonte importante di disturbo per la Natura. In particolare riteniamo che il problema non sia tanto determinato dalla balneazione in sé, bensì dall’incremento delle presenze umane, dal disturbo causato dai rumori dei gitanti, dall’ingresso in zone protette destinate alla biodiversità, dallo sviluppo delle strutture accessorie al turismo (punti di ristoro, parcheggi). Queste attività possono contrastare la funzione principale a cui è stato destinato il lago.

Destano inoltre perplessità la carenza d’indicazioni specifiche riguardanti il tipo di monitoraggio che verrà attuato nel periodo sperimentale, la mancanza di notizie riguardanti la Valutazione d’Incidenza (procedura obbligatoria per nuove attività nei siti di Natura 2000) ed il controllo che si intende esercitare».

Cosa si chiede. «Con queste premesse chiediamo quindi di: sottoporre il progetto sperimentale di balneazione del Lago di Varese a procedura di Valutazione d’incidenza, da intendersi cumulativa relativamente alle altre attività ed insediamenti presenti sul lago, e renderne pubblici i risultati; prevedere un monitoraggio di tipo biologico sulle aree limitrofe ai siti di balneazione, comprendente transetti faunistici e vegetazionali, valutazioni sull’incremento delle zone calpestate e sulle caratteristiche delle acque lacustri. Il monitoraggio andrebbe effettuato prima e durante il periodo idi balneazione per valutare correttamente gli effetti. L’assenza di un monitoraggio specifico ante operam rischia di non rendere evidente le eventuali variazioni indotte dalla balneazione; escludere la realizzazione di nuovi parcheggi e strutture ricettive, nonché l’incremento dell’illuminazione notturna; prevedere ed esplicitare forme di barrieramento fisico e di controllo per evitare la frequentazione dei turisti al di fuori dei lidi, nelle zone destinate alla natura.

Confidiamo di avere pubblica risposta a queste richieste, espresse nell’intendimento di difendere il capitale naturale del nostro lago e delle sue rive».

Redazione


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