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Politica | 10 giugno 2022, 11:32

Domenica si vota, elezioni a Cassano Magnago: il candidato sindaco Osvaldo Coghi

Lo sostengono Forza Italia e Lega. Lunga esperienza politica e amministrativa, compete anche contro una parte di centrodestra con cui ha governato a lungo

Domenica si vota, elezioni a Cassano Magnago: il candidato sindaco Osvaldo Coghi

Osvaldo Coghi, 60 anni, sposato da 34, cinque figli, è nato e ha sempre vissuto a Cassano Magnago. Si occupa dell’azienda artigiana fondata dal padre nel 1954, settore termosanitario. È il candidato sindaco sostenuto da Forza Italia e Lega. Una corsa partita dopo la spaccatura intervenuta nel centrodestra, con Fratelli d’Italia e la civica del sindaco uscente, Nicola Poliseno, a sostenere Pietro Ottaviani.

Coghi ha alle spalle una lunga militanza politica e una solida esperienza amministrativa: «Sono stato segretario locale per la Democrazia Cristiana, passando, poi, a  Cdu, Partito Popolare e Forza Italia, in due riprese». Ultimi dieci anni vissuti da vicesindaco e assessore al Territorio e ai Lavori pubblici. L’inizio del percorso? «Tutto è partito per la sollecitazione di un amico. Poi conta il fatto che amo la mia terra, amo la mia gente. Mi ha sempre interessato ciò che è reale, concreto. È un modo di intendere la vita e la politica, nell’ottica del servizio. Per questo ho deciso di metterci la faccia, ancora di più che in passato».

Inevitabile un colpo d’occhio sulle vicende recenti e sull’interruzione di quel “metodo Cassano” che ha governato la città per dieci anni: «Ne ho fatto parte. Anzi, ho contribuito a crearlo. Ma bisogna allargare (la Lega non faceva parte della coalizione alla guida della città, Ndr) anche in considerazione del fatto che, dalle nostre parti, un centrodestra tradizionale, con Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, allargato alle forze civiche, non si batte». 

Tanti anni da assessore, altrettanti da presidente del Consiglio comunale: ne è valsa la pena? «. Non mi sono mai lasciato andare a sogni, il contatto con i cittadini ti tiene legato ai problemi reali. Ho conosciuto molta gente. Associazioni e persone impegnate per il bene comune. È confortante, ho imparato un sacco di cose, tante ne devo imparare. Guardo con stima e un pizzico di invidia chi si mette in gioco per la prima volta: ha davanti un percorso potenzialmente bellissimo, che probabilmente non immagina». Tifoso della Juve, una passione per la musica, una famiglia numerosa: «I miei sono abituati al fatto che io sia molto impegnato. Comprendono. E comprenderebbero anche le fatiche ulteriori se diventassi sindaco».

Osvaldo Coghi è un esponente politico notoriamente cattolico. Intercetterà l’elettorato delle parrocchie? «Lo spero ma non posso esserne certo. Mi limito a dire che il fatto di essere cattolico mi ha fatto affrontare i problemi della gente ragionando sempre nell’ottica del bene comune, a mettere la persona al centro, in scia ai messaggi che anche di recente ha rilasciato papa Francesco. Ai cattolici dico, innanzitutto: andate a votare».

Un luogo del cuore a Cassano? «Facile, l’oratorio di San Giulio. La mia seconda casa almeno fino all’età di 25 – 30 anni».

Stefano Tosi


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