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Altri sport | 29 maggio 2022, 18:36

Gran Premio di Montecarlo, la Ferrari perde di strategia

Gli errori del muretto portano Leclerc dalla prima alla quarta posizione. Vince Perez davanti a Sainz e Verstappen

Gran Premio di Montecarlo, la Ferrari perde di strategia

Gran Premio di Montecarlo, vince Perez davanti a Sainz e Verstappen, solo quarto Leclerc.

Strategia Ferrari ai box "terrificante". Se si può parlare di strategia. In realtà si è trattato di un adattarsi, male, alla situazione, al contesto e alle mosse di una aggressiva, strategicamente parlando, Red Bull.

Troppi i giri lascati a Perez sulle intermedie. Troppi per prendere una decisione che, qualunque fosse stata, era palesemente diventata inutile in quanto ritardata. Il problema, enorme, è stato questo. Troppo tempo per elaborare una reazione, a prescindere dal pilota da selezionare. Troppa indecisione nel comunicare la scelta ai piloti. Troppa confusione. “Box Box”, anzi no “Stay Out” (il team radio a Leclerc) è il minore dei problemi in un certo senso.

Il muretto è sembrato colto di sorpresa dalle mosse Red Bull. Come se non fosse preparato a tutte le opzioni e combinazioni di situazioni possibili.

Un team che vuole vincere il mondiale di F1, piloti e costruttori, non può permettersi una gestione del genere. Se gli errori capitano anche ai più grandi e vanno accettati, come è giusto che sia, oggi si è avuta l’impressione di una mancanza di preparazione e di un processo di “decision making” fatto al momento. “Se succede X, nel contesto Y… noi facciamo Z”, un classico playbook, tipico di altri sport in cui la strategia è fondamentale, è quello che serve in questi casi.

La stessa decisione di effettuare la ripartenza con gomme hard risulta basata più sull’ipotesi di un ipotetico graining che sarebbe dovuto arrivare sulle gomme Pirelli della Red Bull. In molti non hanno capito bene in base a quali dati è stata fatta questa scelta, visto che la pista era “lavata” dalla pioggia e con temperature mai sperimentate prima nel weekend. Qualcuno sottolinea che il graining è in effetti arrivato, ma soltanto a 10’ dal termine della gara e soltanto sugli pneumatici di Perez.

Tra le molteplici cose oggettivamente rivedibili in questo weekend, c’è anche la gestione della corsa da parte della direzione gara. Prima una partenza ritardata per poi rimettere i piloti in pista sotto il diluvio, sospendendo la gara con bandiera rossa. Poi l’inspiegabile restart, doppio, sotto safety car quando una partenza “standing start” era possibilissima. Gran finale, la scelta del giro addizionale quando le vetture erano già passate con il tempo scaduto. Giro addizionale indicato con il dito indice mente le vetture sfrecciavano…

Lorenzo Pisani e Stefano Sandrini

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