La Varese Nascosta | 28 maggio 2022, 08:28

LA VARESE NASCOSTA. Il mistero di Villa Borghi a Biandronno e quella inquietante sagoma alla finestra

Seconda puntata della rubrica in collaborazione con l'associazione nata nel 2015 che porta alla luce la Varese sotterranea, storica, misteriosa, sconosciuta. Oggi andiamo a caccia di strane presenza a due passi dal lago di Varese...

LA VARESE NASCOSTA. Il mistero di Villa Borghi a Biandronno e quella inquietante sagoma alla finestra

Seconda puntata della rubrica dedicata alla storia, agli aneddoti e al patrimonio storico e culturale di Varese e del Varesotto in collaborazione con l'associazione La Varese Nascosta . Ogni sabato pubblichiamo un contributo per conoscere meglio il territorio che ci circonda.

Come è scritto nella presentazione del sito dell'associazione nata nel 2015 anche grazie all'indimenticabile Andrea Badoglio, "portiamo alla luce la Varese sotterranea, storica, misteriosa, sconosciuta e nascosta, con le sue tradizioni e origini che si stanno perdendo. Rintracciamola, scopriamola e cerchiamo informazioni su tutta la Provincia".

Oggi andiamo a caccia di fantasmi sul lago di Varese...

Nella provincia di Varese, più precisamente nel paese di Biandronno, si racconta di due spettri che sarebbero presenti nella Villa Borghi, oggi di proprietà comunale, ma un tempo appartenuta alla famiglia Borghi, proprietaria di importanti industrie manifatturiere, di macchine a vapore in particolare.

Questa storia ha preso nuovo vigore nel 2012, quando un fotografo dilettante, che è voluto rimanere anonimo, ha scattato alcune fotografie a Villa Borghi, per una mostra che stava organizzando.

Ignoto ha scritto:

La mattina del 20 ottobre mi trovavo insieme agli amici di Fotofficina alla Villa Borghi di Biandronno. Impegnato nell'organizzazione della mostra Oltre 12 la fotografia, ho scattato alcune fotografie della villa per poterle utilizzare nella realizzazione di un sito.

Dopo aver scaricato le foto sul pc mi sono accorto (per la verità non l'ho notato subito, ma dopo qualche giorno, durante la post produzione della foto) che in una delle finestre appariva una sagoma in trasparenza . Ho guardato e riguardato questa foto, ma senza darmi spiegazioni logiche.

Così Carlo Carcano, uno scrittore e studioso locale, appassionato di misteri ed aneddoti della provincia di Varese, nel 2012 scriveva sulla rivista Due Laghi, a proposito di questa tragica vicenda:

Ancora una volta è il lago varesino ad essere ambientazione ideale per una storia legata ai fantasmi.

Vicenda che risale ai primi anni dell'800 e che vede protagonisti Luigi Borghi e sua moglie, l'inglese Margaret Doyle. I fantasmi dei due sposi continuerebbero ad abitare anche nei giorni nostri le stanze della villa affacciata sul lago.

Presenze che sarebbero rintracciabili attraverso i tipici segnali degli spettri, come porte aperte, strani refoli di vento, luci lasciate accese e strane eco.

Luigi viene mandato a Manchester ad apprendere il funzionamento delle macchine a vapore e qui conosce Margaret Doyle che sposerà e porterà in Italia.

La famiglia commissiona al famoso architetto Cesa Bianchi la costruzione di Villa Borghi a Biandronno che diventerà la residenza dei due giovani sposi. La felicità dura purtroppo poco; durante le lunghe assenze per lavoro di Luigi, Margaret fa lunghe passeggiate a cavallo, accompagnata da un giovane stalliere del luogo.

In paese cominciano a circolare voci ed insinuazioni sull'infedeltà coniugale di Margaret, alle quali Luigi Borghi dà credito fino a ripudiare la moglie.

Dai sospetti alla tragedia il passo è breve: il mattino in cui Margaret sarebbe dovuta andare via per sempre, Luigi trova un diario nella stanza della moglie e tra le pagine legge il dolore di una donna ingiustamente accusata, lei è ormai andata via, e non potrà mai più tornare: è infatti morta annegata tra le acque scure del lago di Biandronno, che non la restituirà più.

Dopo alcuni anni, Luigi sconvolto dal dolore si toglierà la vita con un colpo di pistola alla gola.

Ancora oggi, l'anima tormentata di Luigi Borghi appare come uno spettro durante la notte, affacciandosi alla finestra della villa che dà sul lago di Varese, come per aspettare di rivedere la propria amata, per svanire poi al sorgere del sole.

Proprio all'alba, ancora oggi, la luce formerebbe sulla superficie del lago la forma dello spettro di Margaret.

I due sposi insomma, sarebbero condannati a non incontrarsi nemmeno da fantasmi, girovagando tristemente nelle stanze della Villa situata nel centro storico di Biandronno. E a spegnersi con la luce nascente del giorno.

Paola Molinari per La Varese Nascosta

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