Un vitello legato con una catena, al caldo, in uno spazio chiuso, poco più grande di lui: le sue condizioni hanno provocato a Leggiuno la reazione degli animalisti, che hanno chiamato i carabinieri. A rendere noto quanto accaduto sabato scorso sono i volontari dell'associazione per la tutela degli animali "Centro Stalli Odv", che si sono recati a Leggiuno a seguito di una segnalazione, che «indicava la presenza di un bovino segregato a catena senza aria e al buio all'interno di una struttura».
Nella giornata di sabato sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali competenti per territorio chiamati dai volontari. «All'arrivo dei carabinieri - prosegue la nota dell'associazione animalista - i volontari si sono trovati davanti un animale legato a una catena corta, al caldo causato, oltre che dalle alte temperature di questi giorni, soprattutto dall'assenza di vani per l'entrata di aria e al buio rinchiuso in uno spazio grande quanto la sua stessa stazza. I veterinari di Ats intervenuti, chiamati dai carabinieri, hanno provveduto a prescrivere al proprietario l'immediata rimozione di una lastra di plexiglass al fine di creare una finestra per il circolo dell'aria».
Secondo l'associazione l'animale è oggetto di «grave maltrattamento» e «l'associazione - conclude la nota di "Centro Stalli Odv" - ha presentato formale denuncia alla Procura della Repubblica tramite l'avvocato Annalisa Gasparre per il reato di maltrattamento di animali e si è resa disponibile ad individuare un luogo idoneo per il vitello che rispetti il benessere e l'etologia della specie».
I carabinieri sul posto hanno svolto gli accertamenti necessari: al momento comunque non sono state accertate violazioni da parte dei Carabinieri del Gruppo Forestale.