Un'edizione speciale di primavera dell'antico mercato bosino sta animando via Marconi da questa mattina e si allargherà ancora di più domani e domenica, quando le bancarelle in zona pedonale, che solitamente "conquistano" anche piazza Carducci e corso Matteotti, aumenteranno.
«È una bellissima occasione per Varese - dice Ivana Perusin, vicesindaco e assessore alle Attività produttive e al Turismo - Il mercato bosino, che arriva ad avere anche 70-75 bancarelle grazie al rilancio di questi anni ottenuto insieme all'associazione Mete, a Massimo Praderio e tutti gli ambulanti, è un punto di attrattività del nostro territorio».
Da vinili a libri antichi a bijou e orologi, da fumetti a bronzi e ceramiche, da giocattoli d'epoca a mobili, quadri, monete, francobolli, medaglie, oggetti etnici, penne stilografiche e molto altro, l'antico mercato bosino ha ormai varcato da tempo le soglie di Varese.
«Siamo commercianti ambulanti, ci spostiamo da Milano a Torino e a Novara - dice Massimo Praderio, presidente dell'associazione culturale Mete che gestisce il mercatino - cerchiamo nuovi operatori da portare qui e anche turisti che conosciamo nelle altre città e rimangono colpiti dal Bernascone ammirato nel volantino divulgativo che consegniamo. Siamo sotto il campanile di San Vittore, in una location suggestiva, e dal nostro "osservatorio" privilegiato notiamo che le persone in arrivo da fuori, quando scoprono Varese ne rimangono affascinate e spesso tornano qui, oltre a parlare della città ad amici e conoscenti».