È stata sventata questa mattina, 13 maggio, grazie alla prontezza di un impiegato della Bper, una truffa ai danni di un anziano olgiatese.
Il raggiro in questione è l’ormai tristemente nota “truffa dello specchietto”, in cui i malintenzionati prima causano un forte rumore colpendo il veicolo e poi aggrediscono verbalmente la vittima accusandola di aver danneggiato lo specchietto della propria auto e chiedendo un risarcimento in denaro.
Questo è quanto avvenuto nella mattinata odierna all’olgiatese, classe 1940, che si è visto chiedere ben 600 euro per riparare l’ipotetico danno; l’anziano, però, non aveva con sé quella somma, e quindi si è recato al bancomat per prelevare ma, per sua fortuna, lo sportello automatico non ha erogato la somma richiesta.
È stato così che uno degli impiegati dell’istituto si è accorto dell’uomo in difficoltà e gli si è avvicinato per offrire il proprio aiuto; da qui il racconto delle motivazioni che lo stavano spingendo a prelevare quella somma considerevole e la decisione dell’operatore bancario di accompagnare l’olgiatese al comando della polizia locale per chiarire la situazione.
«Si tratta di una truffa dello specchietto da manuale – sottolinea il comandante Alfonso Castellone – un forte rumore dovuto ad un colpo all’auto, una tecnica di approccio aggressiva a cui segue una richiesta di contanti; se la vittima ne è sprovvista, come in questo caso, viene chiesto di andare a casa o in banca a recuperare la somma e si aspetta per ritirare il denaro.
Per fortuna, l’intervento del personale della banca ha permesso di raggiungere i truffatori nel parcheggio di via San Sebastiano dove stavano attendendo la vittima, ma appena vista la pattuglia sono fuggiti via».
Ma i vigili olgiatesi sarebbero sulle loro tracce. Gli agenti sono riusciti ad individuare l’auto su cui sono scappati e sono in corso le indagini per individuarla; inoltre, sono stati allertati anche i gruppi di controllo del vicinato che sono stati avvisati di prestare particolare attenzione all’utilitaria di colore bianco.
Una vicenda che, grazie alla prontezza e alla disponibilità dell’impiegato della banca in piazza Santo Stefano si è conclusa con un lieto fine, ma che rappresenta per il comandante Castellone l’occasione di dare qualche consiglio e ricordare alcune importanti regole da seguire in questi casi.
«Queste persone fanno leva sul fatto che la costatazione amichevole aumenterebbe i costi dell’assicurazione – prosegue il comandante – ma non è assolutamente vero, così come non si avrà nessuna conseguenza sui punti della patente di guida chiamando le forze dell’ordine.
In questi casi è importante ricordare che quando la controparte è particolarmente aggressiva e vuole dei contanti è perché ci sta guadagnando, quindi la prima cosa da fare è chiamare la polizia locale o i carabinieri per far rilevare l’incidente».