Lo stato idrologico del bacino del fiume Po migliora solo lievemente e anche le piogge che stanno cadendo da alcune ore ininterrottamente con media intensità sulla quasi totalità del comprensorio distrettuale non sembrano destinate a scacciare definitivamente le preoccupazioni di istituzioni e portatori di interesse riunitisi oggi al tavolo dell’Osservatorio Permanente sulle crisi idriche convocato appositamente dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po-MiTE.
Le precipitazioni annunciate stanno contribuendo ad un minimo innalzamento delle quote delle portate registrate ma il risultato è che le singole stazioni di monitoraggio restano ancorate a livelli di siccità estrema o grave mostrandone un carattere ancora ampiamente diffuso sul territorio del Nord del Paese.
«Quel che maggiormente ci allarma – ha evidenziato il segretario generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po-MiTE, Meuccio Berselli - non sono esclusivamente le quote delle portate registrate sotto la media, ma la carenza di scorte accumulate sulle catene montuose e nei grandi laghi. Per queste ragioni ci troviamo con indicatori idro-meteo-climatici caratteristici più della stagione estiva che di quella primaverile ed in questo scenario agricoltura e habitat potranno anche andare incontro a periodi caratterizzati dalla mancanza di acqua nei prossimi mesi».
GRANDI LAGHI
Tutti i laghi hanno beneficiato delle precipitazioni cadute e hanno visto sensibilmente aumentato il volume invasato. Il lago Maggiore ha recuperato circa 30 cm di quota, con un riempimento ritornato ai valori di inizio mese del 35%, con un livello +16,5cm all’idrometro di Sesto Calende, analoga situazione nel lago di Como (+1 cm) grazie alle deroghe concesse dalla Regione Lombardia con una riserva d’acqua disponibile prossima al 24% ed il Lago Iseo +27 cm. Stazionario il lago di Garda con un riempimento del 70%.
PRECIPITAZIONI
Aprile è stato il primo mese dell’anno 2022 con precipitazioni confrontabili alle medie di lungo periodo; le piogge significative (>5mm) dell’ultima decade del mese sono cadute su tutto il distretto anche se con intensità differente e modalità intermittente. L’anomalia attuale è dunque sempre negativa, con circa -15 mm in meno rispetto le medie stimate. Persiste una situazione di sostanziale crisi, anche se minore, rispetto alle settimane precedenti. Nei prossimi giorni sono previste molte nubi sul Nord Italia con rovesci – per lo più a carattere temporalesco – sparsi anche sul settore Alpino/Prealpino.
TEMPERATURE
Il mese di Aprile ha visto alternanza tra lunghe fasi anticicloniche caratterizzate da temperature sopra la media ad improvvise irruzioni di aria fredda in grado di scatenare eventi piovosi rapidi con conseguente abbassamento delle condizioni termiche, ma nel complesso sono risultate comunque in linea con le medie del periodo. Le previsioni parlano però di innalzamento e quindi di livelli più alti di traspirazione dei suoli.
NEVE
Le temperature a tratti sotto lo zero hanno favorito la ricomparsa del manto nevoso, con episodi che hanno riportato la neve anche a ridosso dei 1500 m con radi accumuli e oltre i 40 cm a quote più alte. Per effetto di queste nevicate, il quantitativo di SWE, che da inizio anno ha sempre segnato record negativi e tornato prossimo ai minimi di periodo, permane comunque un deficit molto pesante pari al 70% circa destinato a pesare sugli approvvigionamenti dei prossimi mesi.