Gallarate - 19 aprile 2022, 15:42

Giovedì l’ultimo saluto a Ebe Piccoli

Politica, amministratrice, professoressa e preside al Liceo di Gallarate nel ricordo del mondo della scuola e della città. Le tracce della sua spinta propositiva e la richiesta all’ambasciata di Finlandia a Roma per gli studenti che non amano il latino

Ebe Piccoli - Foto dal sito del Liceo di viale dei Tigli

Si terrà giovedì 21 aprile, alle 14.30, preceduto dalla recita del rosario, il funerale della professoressa Ebe Paola Piccoli. Le esequie si terranno nella chiesa di San Zenone, a Crenna, a poche decine di metri in linea d’aria (e a un paio di tornanti su strada) da quel liceo, in viale dei Tigli, che fu teatro del suo impegno professionale, come docente e come preside.

La professoressa Piccoli ha lasciato un segno profondo nella storia della “sua” scuola, nell’esperienza di colleghi, studenti, famiglie, nella vita culturale, politica e amministrativa della città. L’hanno subito ricordata in tanti, fra passaparola e pubblicazioni sui social, in giorni caratterizzati da uno strano binomio: da una parte i significati di speranza e rinascita legati alla Pasqua (giorno della scomparsa, all'età di 94 anni), dall'altra il lutto per l’addio a una figura inconfondibile.

Aveva ricevuto la benemerenza civica, Ebe Piccoli. Per la professionalità e la passione dimostrate nell’insegnamento, certo, ma anche per l’impegno politico e amministrativo: fu per due volte assessore all’Istruzione come rappresentante del Partito Repubblicano. Angelo Bruno Protasoni, segretario della sezione gallaratese dell’Associazione Mazziniana Italiana, nel ricordarla ha, fra l’altro, sottolineato la perdita «…di una grande donna, esponente di spicco della Cultura e del pensiero laico (…)I mazziniani e repubblicani gallaratesi piangono l’amica e maestra».

Cercando on line, si trovano spunti che descrivono lo spirito propositivo della preside e la perdurante vivacità intellettuale dell'insegnante, al servizio degli studenti. Sul primo fronte, il sito del Liceo fa riferimento, per esempio, all’inizio delle collaborazioni con scuole straniere: una cooperazione triennale, si legge nella storia della scuola superiore, che prevedeva l’interscambio di studenti con il Lycèe Lalande di Bourg en Bresse (Alpes-Rhone). Un’iniziativa evidentemente riuscita, visto che  ne seguirono altre.

Su una ricerca mai paga, spicca una curiosità, la traccia di una richiesta, via Facebook, all’ambasciata di Finlandia a Roma: «Dove posso trovare i testi scritti, i nuntii latini trasmessi periodicamente dalla tv e dalla radio finlandese? Desidero farli conoscere ad alcuni studenti italiani che non amano il latino, perché, secondo loro, è una lingua morta». Era aprile 2017 e l’ambasciata rispose a stretto giro. Un carisma che mancherà a tanti.

Stefano Tosi