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Territorio | 29 marzo 2022, 09:35

Dal lago di Laveno ai mari, è sempre più internazionale il "viaggio" delle Officine dell'Acqua

Dopo la trasferta nei Paesi Baschi dell'Avev, l'associazione ha ricevuto la visita sul Maggiore della delegazione francese della Federazione internazionale del Patrimonio Marittimo del Mediterraneo. Sivelli: «Le acque interne rappresentano delle "autostrade" naturali che siamo convinti possano essere protagoniste di un turismo naturalistico e culturale, motore del territorio»

Dal lago di Laveno ai mari, è sempre più internazionale il "viaggio" delle Officine dell'Acqua

Sono trascorse meno di due settimana dal rimpatrio della delegazione dell’Associazione Vele d’Epoca Verbano (Avev), promotrice del progetto Officine dell’Acqua di Laveno Mombello, dalla trasferta nei Paesi Baschi e lo scorso fine settimana la delegazione francese della FPMM - Federazione del Patrimonio Marittimo del Mediterraneo (https://www.fpmm.net) è giunta sul lago Maggiore per visitare la nascente realtà presentata al pubblico meno di un anno fa.  

La seconda settimana di marzo, una delegazione dell’AVEV composta dal presidente Paolo Sivelli, l’architetto e maestro d’ascia Leonardo Bortolami e dallo skipper Tansar Owsia sono state invitate insieme al Museo della Marineria di Cesenatico come rappresentanza italiana  a San Sebastjan nei Paesi Baschi, all’interno del cantiere-museo Faktoria Albaola (http://www.albaola.com), per partecipare e trasmettere l’esperienza italiana nel contesto del progetto europeo Erasmus plus Mare3.  

Al loro ritorno la gradita sorpresa, l’annuncio della visita della FPMM, un organismo internazionale che riunisce le più virtuose realtà che si occupano della tutela e della trasmissione delle tradizioni legate alla nautica tradizionale sul mare ma anche sui laghi e sui fiumi.  

«Le acque interne sono meno frequentate ed utilizzate in Italia ma rappresentano una fondamentale risorsa nel panorama sia economico che turistico in tutta l’Europa Centrale e del Nord. E’ stato cosi anche in Italia ma dalla metà dell’800 con l’avvento dei treni e della gomma poi, queste autostrade naturali sono state dimenticate. Siamo convinti possano tornare ad essere protagonisti di un turismo naturalistico e culturale motore del territorio» sottolinea Sivelli. 

La delegazione FPMM composta dai cinque consiglieri e del presidente Tierry Pons è giunta il venerdì sulle sponde del Lago Maggiore ed il giorno successivo, alla presenza del giornalista e scrittore genovese Giovanni Panella, studioso di tradizione nautica, ha visitato prima le Officine dell’Acqua di Laveno e nel pomeriggio il cantiere-didattico di Cellina dove vengono organizzati e svolti i corsi di costruzioni e restauro delle barche in legno.  

«E’ fondamentale riunire realtà come le vostre, esempi unici di capacità, entusiasmo e passione, per riuscire a coinvolgere anche le istituzioni sia sul territorio che a livello centrale. L’Europa sta investendo molte energie per riuscire a far conoscere ed incontrare le eccellenze regionali che meritano di essere supportate e riconosciute come esempi virtuosi. Questa è la strada giusta da percorrere» ha dichiarato il presidente Tierry Pons.  

L’AVEV sta proseguendo la sua attività  didattica oltre che con i propri corsi di restauro e di vela tradizionale anche con gli incontri didattici con le scuole del territorio e si prepara alla partecipazione come rappresentanza italiana insieme all’Associazione Vela Tradizionale al Festival internazionale di Setè in Francia dall’11 al 18 aprile (https://escaleasete.com). 

 

Redazione

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