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Territorio | 28 marzo 2022, 10:18

La testimonianza del ventenne Thomas Pirri della Prociv di Ternate: «Ai giovani dico di mettersi in gioco per la collettività»

Entrato nel gruppo di Protezione Civile a soli 18 anni, in coincidenza con l'aggravarsi della situazione della pandemia di Covid, Thomas ha partecipato come relatore, al De Filippi di Varese, all'incontro promosso dal consiglio regionale della Lombardia "I giovani incontrato le istituzioni"

Il ventenne Thomas Pirri della Protezione Civile di Ternate

Il ventenne Thomas Pirri della Protezione Civile di Ternate

Prendersi cura degli altri, delle esigenze del proprio territorio, dedicando il proprio tempo libero e mettendo a disposizione degli altri le proprie capacità e i propri talenti, con impegno e rimboccandosi le maniche.

Un'esperienza di volontariato, che può iniziare sin da giovanissimi, come ha raccontato ai suoi coetanei il ventenne Thomas Pirri, che da due anni fa parte del gruppo di Protezione Civile di Ternate.

Thomas ha partecipato come relatore all'incontro che si è svolto qualche giorno fa al Collegio De Filippi di Varese intitolato "I giovani incontrano le istituzioni" (LEGGI QUI) e promosso dal consiglio regionale della Lombardia.

Ad ascoltarlo più di duecento studenti prevalentemente del liceo classico Cairoli, dello scientifico Ferraris, oltre che dello stesso De Filippi, senza dimenticare altri 300 ragazzi collegati da remoto. 

Thomas ha raccontato la sua esperienza di volontario della Protezione Civile di Ternate, che è iniziata circa due anni fa con il peggiorare della situazione sanitaria legata alla pandemia da Covid. 

«E' importante mettersi in gioco per il bene della collettività» ha spiegato il giovane volontario ai suoi coetanei. Il settore provinciale della Prociv sta investendo molto sulla formazione di nuovi volontari 

Ad accompagnare Thomas, c'era Giovanni Barranco, tutor provinciale, il quale ha ricordato che la Protezione Civile negli ultimi due anni ha aggregato circa 200 nuovi volontari, la maggior parte giovani che vengono formati in base alle loro attitudini. 

Un segno di speranza per il futuro che dimostra quanto i nostri giovani siano attenti e sensibili ai bisogni del territorio e di chi lo abita. 

 

  

 

Claudio Ferretti

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